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Il nome della rosa di Mananara | Vol. 1

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La traduzione grafica che Milo Manara sta compiendo de Il nome della rosa di Umberto Eco è imperdibile. Nel primo volume dedicato al capolavoro di Eco, Manara ha concentrato l’attenzione sull’azione investigativa del protagonista (quel Guglielmo da Baskerville che molto deve a Sherlock Holmes anche nel nome), tralasciando le dispute filosofiche ed ermeneutiche che nel romanzo tengono a lungo impegnati i personaggi principali. La trama, quindi, è costruita per porre in massima luce le doti di investigatore-ragionatore del protagonista (a cui Manara dona le sembianze di Marlon Brando), affiancato da Adso da Melk, giovane apprendista che, al pari di Watson, prende nota di ciò che avviene e lo rende pubblico. Non mancano, però, le digressioni storiche, come quella corposa dedicata alla vicenda di fra Dolcino che, come i lettori del romanzo certo ricordano, ha legami stretti con alcuni dei monaci presenti nell'abbazia in cui si svolge l’azione. E per narrare tali digressioni, Manara ...

Gli artisti pop di Milo Manara

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Fino al 10 settembre 2023 è possibile visitare nella ex chiesa della Maddalena a Bergamo la mostra Milo Manara. Vite d’artista. Da Caravaggio a Fellini . In esposizione ci sono le magnifiche tavole che Manara ha disegnato per diversi graphic novel che hanno come protagonisti quelli che - durante la presentazione odierna della mostra alla presenza del sindaco di Bergamo Giorgio Gori - il Maestro ha definito artisti pop: Caravaggio , Fellini ma anche Umberto Eco (sono visibili, infatti, alcune delle tavole che Manara ha preparato per la sua versione de Il nome della rosa ). E va detto che degli artisti summenzionati, Manara, nei suoi lavori, fa dei veri e propri ritratti, oltre, nel caso di Caravaggio , a riprodurne alcune delle opere più note (ridisegnate a mano da lui stesso, ci tiene a far sapere il Maestro). Giorgio Gori e Milo Manara In mostra, poi, ci sono anche altri ritratti di artisti (tutti ugualmente pop, come quelli protagonisti dei graphic novel) disegnati da Manara: vanno ...

Il fotografo voyeur | Helmut Newton

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Helmut Newton Amica . Milano, 1982 Di sé Helmut Newton ebbe a dire: «Sono un voyeur professionista» e, poi, specificava di non essere un artista, ma un fotografo. Ebbene, la mostra Helmut Newton Legacy a cura di Matthias Harder e Denis Curti che Palazzo Reale di Milano dedica al grande fotografo, aperta al pubblico fino al 25 giugno 2023, mette assai bene in evidenza cosa presumibilmente Newton intendesse dire con l’espressione «voyeur professionista»: le sue immagini trasudano erotismo. Dai primi inizi negli Anni Cinquanta, fino all’apice della carriera nei Novanta, gli scatti di Newton mirano a perturbare lo spettatore, alludendo, spesso, a situazioni sessuali “al limite”. Donne nude in strada; con il seno scoperto davanti al piatto del ristorante; o ancora nude in contesti palesemente… inusuali. Modelle nude accanto a uomini completamente vestiti che le guardano, le ammirano, le studiano o… le fotografano (è il caso di uno scatto “in studio” nel quale si vede in primo piano una m...

Non è come sembra | L'"oltre" di Leandro Erlich

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Fino al 4 ottobre 2023 Palazzo Reale di Milano ospita la prima retrospettiva europea dedicata a Leandro Elrich , intitolata Leandro Erlich. Oltre la soglia . La splendida mostra, curata da Francesco Stocchi , presenta al pubblico le opere più note dell’artista argentino che si è imposto all’attenzione della critica e degli amanti dell’arte per le sue personalissime istallazioni che prevedono la presenza del visitatore per prendere vita e significato. Le istallazioni di Elrich giocano con le apparenze : mostrando spesso qualcosa che, a uno sguardo più attento, in realtà non c’è. Port of reflections  del 2014 Ad esempio, a Milano è possibile ammirare Port of reflections del 2014. Si tratta di una vasca immersa nella penombra nella quale “galleggiano” tre barche di legno. Solo fermandosi a guardare con attenzione, il visitatore può rendersi conto che, in realtà, l’acqua nella quale le barche dovrebbero “galleggiare”... non c’è! Le barche, dunque, “galleggiano” nell’aria e i riflessi ...

Le icone di Richard Avedon

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Fino al 29 gennaio 2023 Palazzo Reale di Milano ospita la mostra Richard Avedon: Relationship a cura di Rebecca Senf in cui sono esposte 106 immagini provenienti dal Center for Creative Photography di Tucson e dalla Richard Avedon Foundation.  Si tratta di una mostra che presenta al pubblico dei visitatori soprattutto i ritratti scattati da Avedon durante la sua lunga e prolifica carriera. Ritratti di personaggi famosi (o che famosi erano al tempo dello scatto) rigorosamente in bianco e nero (uniche eccezioni le campagne realizzate per Versace), in cui il soggetto fotografato assume una dimensione iconica . In altre parole, il personaggio famoso, nello e con lo scatto di Avedon, diventa un’icona moderna; un “segno” , una “manifestazione” dell’uomo o della donna coeva. Vero è che Avedon ebbe a dichiarare che i suoi ritratti “dicevano” più del fotografo che delle persone fotografate (e non è un caso, allora, che la mostra inizi proprio con un autoritratto del Maestro); ma è altre...

Monet: il trionfo del colore

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Claude Monet, Nymphéas , vers 1916-1919,  © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux-arts, Paris   Da domani 18 settembre e fino al 30 gennaio 2022 a Palazzo Reale di Milano sarà possibile visitare la mostra Monet. Dal Musée Marmottan Monet, Parigi a cura di Marianne Mathieu . Si tratta di un’ottima occasione per ammirare capolavori assai cari al Maestro dell’Impressionismo che non volle mai metterli in vendita e che custodì gelosamente fino alla morte. 53 opere , suddivise in sette sezioni, che ripercorrono l’intera carriera artistica di Monet, dai primi quadri, fino ai capolavori della maturità. Una produzione, quella di Monet, che, se è vero che pone il Maestro ai vertici dell’Impressionismo, è altrettanto vero che lo vede spaziare tra varie correnti artistiche, Astrattismo incluso. Lo si nota assai bene durante il percorso espositivo milanese che, tra le altre, ha il pregio di presentare al pubblico sale nelle quali sono presenti quadri che raffigurano il medesimo sogge...

“L’essercitio mio è di pittore” | Processo a Caravaggio

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Nella collana “I grandi processi della Storia” del Corriere della Sera è apparso, un po’ a sorpresa, un volume a firma di Andrea Dusio dal titolo Caravaggio. Rivalità artistiche e diffamazione . Lungi dall’essere un procedimento giudiziario epocale, quello raccontato da Dusio nel suo saggio fu un processo per diffamazione intentato nel 1603 dal pittore Giovanni Baglione contro il Caravaggio , Onorio Longhi , Orazio Gentileschi e il giovanissimo Filippo Trisegni . In ballo c’era l’onore del Baglione che, in alcuni versi da lui attribuiti al Caravaggio, al Longhi e al Gentileschi, veniva accusato di non essere un bravo pittore e di avere un rapporto poco chiaro con il pittore Tommaso Salini , detto Mao. La rivalità tra il Baglione e i pittori da lui accusati di diffamazione datava da qualche tempo prima e nasceva da questioni squisitamente artistiche-commerciali, riferite con puntualità da Dusio nel volume. Le carte del procedimento resterebbero d’interesse di pochi specialisti se in ...

Il Caravaggio di Manara

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Milo Manara ha ricostruito la vicenda biografica di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio in due albi distinti. Nel primo, Caravaggio. La tavolozza e la spada viene raccontata l’ascesa artistica di Caravaggio a Roma tra il 1592 e il 1606, anno della fuga in seguito all’omicidio (durante un duello) di Ranuccio Tomassoni. Nel secondo, Caravaggio. La grazia , invece, Manara ripercorre le tappe della fuga del pittore da Roma nel 1606 (inseguito da una condanna capitale), prima verso Napoli, poi in direzione di Malta e da qui verso Siracusa, per approdare nuovamente a Napoli, da cui parte alla volta di Roma (dove spera ricevere la grazia) per morire su una spiaggia di Porto Ercole nel 1610. Due graphic novel avvincenti che seguono abbastanza fedelmente la biografia di Caravaggio (così come ricostruita dagli studiosi contemporanei), e nelle quali Manara si prende poche licenze artistiche (come, ad esempio, l’invenzione del personaggio di Ipazia nel secondo albo). Du...

La vita peccaminosa di Caravaggio

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Tutti i miei peccati sono mortali di Giuliano Capecelatro edito nel 2010 da il Saggiatore è un saggio su Caravaggio che ha molto del romanzo. In esso, infatti, l’Autore narra la vita e le opere di Caravaggio facendo diventare il pittore un vero e proprio personaggio: ne narra non solo le azioni, ma anche i pensieri, i sentimenti, le paure, gli stati d’animo e le intenzioni. Per calarsi nella mente del grande Maestro il saggista parte dai rari dati documentali (verbali di tribunale; diari di committenti e mercanti d’arte; note biografiche redatte da pittori contemporanei) e dai capolavori dipinti e traccia un convincente profilo psicologico. Ne esce la figura di un uomo tormentato; dal carattere difficile; incline alla rissa (e non si dimentichi che arrivò a uccidere un uomo); amante del bicchiere e attratto sessualmente sia dalle ragazze, sia dai ragazzini (tra cui Mario Minniti e Cecco del Caravaggio). Una narrazione, quella di Capecelatro, vivace e felice specie nell...

Toulouse-Lautrec grande comunicatore

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Henri de Toulouse-Lautrec più che grande artista fu comunicatore di genio. Probabilmente, vivesse oggi, sarebbe a capo di un’importante agenzia di pubblicità e, a dispetto del suo corpo infelice, sarebbe un influencer in prima persona. A Toulouse-Lautrec Palazzo Reale di Milano dedica una grande mostra monografica ( Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec ) aperta fino al 18 febbraio 2018. Autoritratto allo specchio L’esposizione, curata da Danièle Devynck e Claudia Beltramo Ceppi Zevi , presenta al visitatore oltre 200 opere di Toulouse-Lautrec, tra cui i celebri 22 manifesti. Opere spesso di proprietà di collezionisti privati e, perciò, difficilmente mostrate al pubblico. Un’occasione, dunque, da non perdere per poter conoscere meglio l’arte, ma soprattutto la figura di Toulouse-Lautrec , appartenente a due delle più nobili famiglie francesi, ma frequentatore e amico intimo di artisti, attori e prostitute. Un mondo al margine ed eccessivo, quello vissuto da Toul...