Condannato a vivere
Valerio Mello torna in libreria con un nuovo libro di poesie: Giardini pensili , edito da La Vita felice. Si tratta di un libro difficile, nel quale Mello fa uso di versi densi e misteriosi con i quali si ha l’impressione voglia nascondere, più che svelare, la verità del suo Io. Versi che, a volte, sembrano volersi condensare, solidificare, in un grumo di sofferenza. Sì, perché quelle di Mello sembrano parole sanguinanti. Il suo è, infatti, un «giardino delle ceneri e del vuoto» che, sebbene torni a fiorire, sembra restare immoto. Giardini pensili quelli in cui il Poeta si muove, ossia, giardini sospesi , in quanto non ancorati al suolo. Una metafora, il titolo, che sembra rimandare a uno stato di sospensione dell’anima. Come se l’Autore volesse indicare, con il titolo del suo libro, il mood in cui, forse, si trova egli stesso: sospeso in un limbo tra la vita e l’apatia. Non stupisce, allora, che si possa «resta<re> intrappolati | in un paio di guanti da giard