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Visualizzazione dei post da marzo, 2003

Un testo che ha ancora molto da dire

Anima nera in Tutto il teatro di Giuseppe Patroni Griffi , Mondadori, edito nel 1999 a cura di Paolo Bosisio (dalla pag. 113 alla pag. 167). Si tratta di un testo portato sulle scene da De Lullo, regista della Compagnia dei Giovani (un pezzo di storia del Teatro) nella stagione di prosa 1959/60.  Letto oggi, conserva ancora una notevole modernità, al di là di certe "sfumature" linguistiche datate e di un finale un po' troppo dolciastro e irreale, forse già per quei tempi.  Protagonista della pièce (l'anima nera del titolo) è Adriano "un giovane sulla trentina, veramente bello: è italiano dal più piccolo lineamento del viso fino ai peli" (cito dalla didascalia iniaziale). Adriano ha conosciuto una ragazzina di buona famiglia e, innamoratissimo, l'ha subito sposata.  Adriano, però, nasconde un passato che si ripresenta imperioso alla porta di casa subito dopo il viaggio di nozze: arriva, infatti, a Roma, da Torino, la sorella di un s

Un romanzo 'datato'

Ho letto Il mondo senza di me di Marco Mancassola mosso dal ricordo del di lui racconto Luca tende la mano compreso nell'antologia Men on men (Mondadori), che considero uno dei migliori dell'antologia stesa. Forse il ricordo del racconto non ha giovato al romanzo: ho avuto una delusione, in quanto, a mio avviso, così come il racconto è innovativo, il romanzo rivela essere "stanco" e piuttosto datato; mancante di un'idea "forte".  Inoltre, la netta divisione in due (nella prima parte si racconta la storia di Ale; nella seconda quella di Ettore) dà una sgradevole sensazione di non finito: sia la prima parte, sia la seconda, non sono concluse e ci si chiede il perché l'autore abbia voluto raccontare prima la storia dell'eterosessuale Ale e, poi, quella dell'omosessuale Ettore senza dare mai un finale (anche "aperto", ma finale).  Entrambe le storie parlano di un ragazzo che si sente inadeguato di fronte alla vita e