La grande bellezza

La grande bellezza di Paolo Sorrentino è un film denso come un romanzo e feroce come un pamphlet. In esso il regista descrive e si fa beffe di un ambiente sociale preciso e ben delineato: quello aristocratico e alto borghese fatto di gente nullafacente che tenta di porre rimedio alla noia tra una cena e una festa, tra un evento artistico e una scopata. Gente morta dentro che perde la vita senza neppure rendersene conto. Persone di dubbio gusto che sporcano, al pari di sozzi scarafaggi, la grande bellezza romana. E non è un caso, forse, che spesso il regista tenda a riprendere tali individui con panoramiche dall’alto: li appiattisce al suolo e ne evidenzia il loro essere miserabile. Come non è un caso il contrasto ripetutamente segnato dalla regia tra le feste brulicanti e sguaiate, frequentate da tali personaggi, e la deserta e maestosa bellezza di Roma. In mezzo a tali persone si muove, apparentemente a suo agio, il protagonista, impersonato da uno stre...