Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2009

Giallo pazzia

Si è aperta ieri a Bergamo la stagione lirica con la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti su libretto di Gaetano Rossi .  Va detto subito che l’opera non è un capolavoro e soffre dei molti salti logici e delle inverosimiglianze presenti nella trama che la allontanano dal gusto degli spettatori moderni.  Per portare un esempio, l’incontro a Parigi tra Linda e suo padre non regge agli occhi di un contemporaneo che, inevitabilmente, finisce per chiedersi come mai un padre non riconosca sua figlia a soli tre mesi dall’ultima volta che l’ha vista. Ciò detto va aggiunto, a scanso d’equivoci, che l’edizione firmata dal Maestro Vito Clemente e interpretata benissimo da Majella Cullagh nel ruolo principale ha convinto il pubblico che – al calar del sipario (all’una del mattino) – si è prodigato (giustamente) in lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo firmato dal regista Roberto Recchia si affida alla figura retorica della sineddoche (nella quale la parte simboleggia il tutto)

Il paradosso del Gioko

Immagine
Il Gioko è il primo romanzo di Matteo Fontana nel quale viene raccontato come un gruppo di adolescenti (composto da ragazzi e ragazze) alla soglia dell’esame di maturità si ritrovi dopo la scuola per dedicarsi a un gioco del tutto particolare. Si tratta di una roulette del sesso: davanti a un pc portatile pieno di immagini pornografiche i giocatori sono chiamati a riprodurre l’atto sessuale fissato dall’immagine “scelta” casualmente. Far parte del gruppo di coloro che possono partecipare al "gioko" fa sentire importante, forse perché i giocatori si avvicinano al sesso come a un atto che reputano possa renderli più adulti. Il romanzo narra nel dettaglio alcune delle performance alla quali i giocatori sono obbligati (dalle regole del gioco) a partecipare e – nel frattempo – racconta anche i maldestri tentativi che la voce narrante (l’insicuro Roberto) attua per rimorchiare la ragazza di cui si è invaghito. Il paradosso che emerge dalla lettura del romanzo è che i giocator