Post

I barboni sognano il denaro

Immagine
La puttana dell’Ohio di Hanoch Levin con e per la regia di Mario Sala , Antonio Gargiulo e Stefania Ugomari di Blas , fino al 4 giugno in scena al Teatro Out Off di Milano, è spettacolo divertente, di cui si consiglia la visione. Il testo di Levin oscilla tra un linguaggio estremamente triviale e metafore poetiche, popolato com’è da tre personaggi “al limite”, quali sono due barboni (padre e figlio) e una donna di strada (che non è la puttana del titolo che, invece, esiste solo nel racconto mitico del padre). Un testo che parla di quanto possa essere difficile il rapporto padre-figlio; delle insicurezze maschili; del declino fisico dovuto alla vecchiaia; ma pure della ricerca (onirica) della felicità e del denaro o anche solo del calore che un sorriso può donare. Il tutto passando tra l’azione e il racconto (quello dei sogni dei tre personaggi) che, inevitabilmente, a teatro si fa azione. Testo assai bene incarnato dai tre attori su menzionati che hanno puntato a una comicità tutta

Il giorno seguente non morì nessuno | La morte intermittente di Saramago

Immagine
Non hanno nome i personaggi de Le intermittenze della morte di José Saramago : solo qualifiche. Sono il primo ministro; il cardinale; il direttore generale della televisione; il violoncellista e via discorrendo. L’unica che ha un nome ( che è anche una qualifica ) è la morte (rigorosamente con l’iniziale minuscola, e il perché lo spiega lei nel romanzo). Non c’è bisogno di nomi, forse perché davanti alla morte, tutti gli uomini sono uguali. O forse non tutti: uno sembra essere un’eccezione, ed è un violoncellista che la morte non riesce a far morire. La differenza di trattamento tra tutti gli uomini e il violoncellista divide nettamente in due il romanzo di Saramago: nella prima parte, il lettore viene a conoscenza di cosa succede agli abitanti del regno in cui opera la morte (o, meglio, non opera, dato che ha deciso di prendersi una pausa); mentre nella seconda parte del romanzo, la morte si concentra a scoprire la ragione per la quale non riesce a chiudere per sempre gli occhi al vi

Accabadora | L'ultima madre

Immagine
Accabadora di Michela Murgia è un capolavoro assoluto. E questo anche grazie al fatto che la Murgia è una narratrice potente.  Infatti, nella scrittura della Murgia acquistano una forza inedita pure quelle affermazioni che, avulse dal contesto narrativo, potrebbero sembrare frasi fatte. Ma è una narratrice potente soprattutto per le storie forti che racconta. E quella dell’accabadora di un paesino sardo della seconda metà del Novecento è una storia doppiamente forte, perché narra sia della pratica di “figli dell’anima” (ossia delle adozioni generate «dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra»); e sia della pratica dell’eutanasia. Un romanzo che si vorrebbe definire corale, se non fosse che una protagonista c’è: quella Maria “figlia dell’anima” dell’accabadora (ossia di colei che pratica l’eutanasia); unica nel paese a ignorare la verità sulla madre adottiva. Un romanzo, quello della Murgia, che, pur essendo vicino alla coralità per i tanti personaggi con diritto di par

Il fotografo voyeur | Helmut Newton

Immagine
Helmut Newton Amica . Milano, 1982 Di sé Helmut Newton ebbe a dire: «Sono un voyeur professionista» e, poi, specificava di non essere un artista, ma un fotografo. Ebbene, la mostra Helmut Newton Legacy a cura di Matthias Harder e Denis Curti che Palazzo Reale di Milano dedica al grande fotografo, aperta al pubblico fino al 25 giugno 2023, mette assai bene in evidenza cosa presumibilmente Newton intendesse dire con l’espressione «voyeur professionista»: le sue immagini trasudano erotismo. Dai primi inizi negli Anni Cinquanta, fino all’apice della carriera nei Novanta, gli scatti di Newton mirano a perturbare lo spettatore, alludendo, spesso, a situazioni sessuali “al limite”. Donne nude in strada; con il seno scoperto davanti al piatto del ristorante; o ancora nude in contesti palesemente… inusuali. Modelle nude accanto a uomini completamente vestiti che le guardano, le ammirano, le studiano o… le fotografano (è il caso di uno scatto “in studio” nel quale si vede in primo piano una m

Non è come sembra | L'"oltre" di Leandro Erlich

Immagine
Fino al 4 ottobre 2023 Palazzo Reale di Milano ospita la prima retrospettiva europea dedicata a Leandro Elrich , intitolata Leandro Erlich. Oltre la soglia . La splendida mostra, curata da Francesco Stocchi , presenta al pubblico le opere più note dell’artista argentino che si è imposto all’attenzione della critica e degli amanti dell’arte per le sue personalissime istallazioni che prevedono la presenza del visitatore per prendere vita e significato. Le istallazioni di Elrich giocano con le apparenze : mostrando spesso qualcosa che, a uno sguardo più attento, in realtà non c’è. Port of reflections  del 2014 Ad esempio, a Milano è possibile ammirare Port of reflections del 2014. Si tratta di una vasca immersa nella penombra nella quale “galleggiano” tre barche di legno. Solo fermandosi a guardare con attenzione, il visitatore può rendersi conto che, in realtà, l’acqua nella quale le barche dovrebbero “galleggiare”... non c’è! Le barche, dunque, “galleggiano” nell’aria e i riflessi che

Hitler racconta la Germania di oggi

Immagine
Lui è tornato di Timur Vermes edito in Italia da Bompiani disegna lo scenario che si potrebbe realizzare qualora Adolf Hitler (ri)vivesse nella Germania di oggi (in quella del 2011 per il romanzo). Il quadro disegnato da Vermes, pur creando qua e là degli effetti comici, ha, nel lettore sensibile, un effetto indubbiamente inquietante . Infatti, la sensazione generale che si ha leggendo il romanzo, è che, pur essendo le condizioni economiche della Germania radicalmente mutate rispetto a quelle degli anni che videro l’ascesa e l’affermazione di Hitler, l’atteggiamento mentale dei tedeschi e la loro visione rispetto ad alcune “questioni” paiono non essere cambiate di molto. Ad esempio, lo stesso personaggio-Hitler, a un certo punto della sua “analisi in soggettiva” della Germania di oggi, a proposito della “questione razziale” si spinge a dire che, ancora oggi, non pare che il sangue delle diverse etnie che vivono nello Stato si sia mescolato, intendendo con ciò esaltare “l’arianesimo

Io sono leggenda | Dipende dai punti di vista

Immagine
Io sono leggenda di Richard Matheson è un capolavoro assoluto che travalica il genere fantascientifico post apocalittico. __________ Avvertenze:  di seguito si fa riferimento alla conclusione del romanzo; dimenticate il film di Francis Lawrence con Will Smith. __________ Nel raccontare gli effetti di una pandemia che trasforma gli umani in vampiri, Matheson assume il punto di vista di un sopravvissuto, Robert Neville, che risulta immune ai batteri causa della mutazione. Robert si convince di essere l’unico e ultimo uomo a resistere alla mutazione e porta avanti una lotta solitaria e disperata contro i vampiri, uccidendo quelli che riesce a trovare durante le sue spedizioni. La sua opera di rastrellamento avviene di giorno, quando i vampiri sono inerti; mentre la notte - barricato in casa - diventa oggetto della furia ossessiva del branco di mutanti, capitanati dal suo ex amico Ben Cortman. Furia che Neville osserva da uno spioncino praticato tra le assi che coprono e proteggono le fi