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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

La rete delle convenzioni

È stato presentato ieri sera in prima nazionale al pubblico del Festival Danza Estate Il lago dei cigni di Laura Corradi .  Si tratta di uno degli spettacoli più belli degli ultimi anni nel quale si racconta l’ipotetico seguito del noto balletto musicato da Pëtr Il'ič Čajkovskij . Nel testo della Corradi, musicato da Fabio Basile , l’azione si svolge durante la festa di nozze tra il Principe Siegfried e Odette.  Qualcosa, però, turba il Principe e il suo disagio si esprime attraverso una gestualità a scatti e una difficoltà a mantenere la posizione eretta. Il Principe non è solo nel suo disagio: anche altri invitati, infatti, lasciano le stanze del palazzo dove si sta svolgendo la festa (che il pubblico non vede, ma sente) e si uniscono a lui.  Assieme tentano di capire l’origine del disagio e il modo di superarlo. Ciò che impedisce al gruppo essere felice è l’impossibilità di volare: rotto l’incantesimo e lasciate le sembianze di cigno, il gruppo rimpiange...

Spettacolo per minatori

Ci sono pub nella sterminata periferia americana frequentati da minatori in cerca di svago, nei quali, dopo il secondo boccale di birra, è concesso il rutto libero.  In tali locali il cartello “vietato fumare” è diventato il bersaglio dei giocatori di freccette e il bagno è perennemente fuori servizio. Ogni tanto, il gestore del locale, per dare un tocco glamour, organizza una gara di ballo.  A esibirsi saranno le coppie di giovani fidanzatini del luogo e l’arte della danza è trasformata in ginnastica a suon di musica.  I minatori assistono alla gara estasiati dalla fica in movimento. A chi scrive, lo spettacolo Queen the Ballet per le coreografie di Marcello Algeri presentato ieri sera al Festival Danza Estate, ha evocato l’ambiente sopra descritto.  Un’associazione di idee assolutamente non voluta da chi lo spettacolo ha confezionato, ma che è nata dalla gestualità dei ballerini in scena, impegnati in sequenze di una banalità davvero sconcertante e che richiam...

Cercando il due

Anche quest’anno il Festival Danza Estate ha presentato al pubblico del Teatro Sociale il lavoro di un gruppo di giovani coreografi.  L’occasione dà anche la possibilità a degli allievi del CSC Anymore e del MAS di Milano di esibirsi. Va detto che, forse, affidare degli allievi a dei giovani coreografi non sempre è una scelta vincente, perché, probabilmente, l’inesperienza tecnica degli allievi può frenare la creatività dei coreografi. Il risultato, quindi, può, a volte, dare l’impressione del saggio di fine anno.  Sensazione che può risultare incongrua all’interno di un Festival. Ciò detto, è doveroso spendere qualche parola per una delle coreografie presentata ieri: quella di Serena Marossi . Cercando il due , eseguita dalla stessa Marossi con Daniele Maffeis , racconta di quanto possa essere difficile l’incontro tra due persone, ma anche di quanta gioia esso possa dare. Al centro della scena vuota c’è una sbarra che i ballerini, di solito, usano per esercitarsi....

La vita è una parete da scalare

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Ieri sera, nell’ambito del Festival Danza Estate , è stato presentato al pubblico del Teatro Sociale lo spettacolo Albertine Sarrazin. De l’autre cote du chronomètre! della Compagnie de Cirque Dare d’Art . Va detto subito che non si tratta di uno spettacolo di danza (o di danza acrobatica).  Non è neppure uno spettacolo circense.  Semplicemente è uno spettacolo di teatro di prosa (e non soltanto perché i due attori recitano).  Uno spettacolo che non usa la pedana come luogo dell’azione; bensì una parete da rocciatore un po’ modificata...  “Teatro verticale”, verrebbe da dire. Una scelta che potrebbe sembrare fine a se stessa, ma che, invece ben si adatta al tema trattato: la biografia della scrittrice francese Albertine Sarrazin che, sicuramente, ebbe una vita in bilico.  Una vita simile a una scalata.  Una vita difficile, insomma, con tanto di carcerazione ed evasione dal carcere... Uno spettacolo visivamente “pieno” a tratti vicino al cinema (specie ne...