La vita è una parete da scalare


Ieri sera, nell’ambito del Festival Danza Estate, è stato presentato al pubblico del Teatro Sociale lo spettacolo Albertine Sarrazin. De l’autre cote du chronomètre! della Compagnie de Cirque Dare d’Art.
Va detto subito che non si tratta di uno spettacolo di danza (o di danza acrobatica). 
Non è neppure uno spettacolo circense. 
Semplicemente è uno spettacolo di teatro di prosa (e non soltanto perché i due attori recitano). 

Uno spettacolo che non usa la pedana come luogo dell’azione; bensì una parete da rocciatore un po’ modificata... 
“Teatro verticale”, verrebbe da dire.
Una scelta che potrebbe sembrare fine a se stessa, ma che, invece ben si adatta al tema trattato: la biografia della scrittrice francese Albertine Sarrazin che, sicuramente, ebbe una vita in bilico. 
Una vita simile a una scalata. 
Una vita difficile, insomma, con tanto di carcerazione ed evasione dal carcere...

Uno spettacolo visivamente “pieno” a tratti vicino al cinema (specie nella sequenza dell’evasione); assolutamente ben recitato (in italiano) dai due interpreti: Sophie Kantorowicz (nel ruolo di Albertine) e Xavier Martin (in tutti gli altri personaggi).
Musica eseguita dal vivo da Théo Vialy.
Spettacolo da non mancare.

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