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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Nevica sulle rovine

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Il Bergamo Musica Festival si apre con la Lucia di Lammermoor di Salvatore Cammarano e Gaetano Donizetti , diretta dal Maestro Roberto Tolomelli , per la regia di Francesco Bellotto . Ad aprir di sipario, colpisce la scena di Angelo Sala : rovine di antico palazzo. Su tali rovine cade copiosa la neve e le rovine stesse sono coperte da un manto nevoso. La situazione è cristallizzata. Raggelata. La guerra ha causato rovina e il gelo ha immobilizzato tutto e tutti. L’unica cosa che, davvero, si muove sul palcoscenico è… la scena che ruota su se stessa, mostrando sempre e solo rovine. Da scorci differenti, ma rovine innevate.  Il simbolismo è chiaro. Palese. La storia gira su se stessa ed è sempre uguale. Troppo simile a tante altre: in un paese dominato da maschi guerrieri, non c’è posto per l’amore romantico. Non è previsto. L’amore è sostituito dal matrimonio e il matrimonio, si sa, serve a stringere alleanze tra uomini per mezzo dello scambio delle donne. Lucia è

La Poesia salva

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Il 13 e 14 settembre, ad Albarella, si sono svolte due giornate dedicate alla Poesia: il primo giorno, poeti e studiosi si sono riuniti a convegno; mentre, il giorno successivo, è stato dedicato alla cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Internazionale Thesaurus. Per quanto attiene al convegno va ricordata la “lezione” su “La Poesia oggi” che il professor Francesco D’Episcopo ha tenuto a inizio lavori: un “viaggio” attraverso le poetiche del Novecento, ovvero su quanto hanno detto i poeti a proposito della poesia.  Ne è uscito un quadro complesso e variegato che, però, attraverso il pensiero di (tra gli altri) Montale, Quasimodo e Saba, ha fatto emergere il valore salvifico della Poesia , nonostante (o, forse, proprio) il suo essere superflua (in quanto non strettamente necessaria).  Salvifica perché, attraverso la Poesia, si può dire l’indicibile, ossia ciò che, genericamente, non si può dire, ma che va detto.  Salvifica perché parla al e con il cuor