La malinconica Scuola delle mogli di Lassalle e Bosetti
Quella di Jacques Lassalle è una lettura de La scuola delle mogli di Molière in senso malinconico che punta a sottolineare le pene d’amore del personaggio principale ma che riesce lo stesso a strappare un sorriso agli spettatori e rende in qualche modo attuale (o, meglio, universale) il testo in versi (ben tradotti da Giovanni Raboni ) del commediografo francese. Va detto che la comicità nello spettacolo di Lassalle è tutta mentale : descrive l’assurdità del Destino che segue un corso suo proprio molto spesso in contrasto con i piani progettati dai protagonisti. Vedere, infatti, Arnolfo (molto bene interpretato da Giulio Bosetti ) che si impegna a portare avanti la sua “lotta anti-corna” che viene costantemente disilluso dai fatti, muove a una pacata risata. Fuori luogo, invece, la comicità gestuale-motoria affidata alla coppia dei servi (interpretati da Nino Bignamini ed Elena Ferrari ): nel clima melanconico e crepuscolare della regia di Lassalle appaiono, infatt