La Parsons Dance Company a Bergamo
Non basterebbe affermare che sono dei bravissimi danzatori. 
Non servirebbe a molto dire che la Parsons Dance Company è  tra le compagnie di danza più celebri del mondo. 
Forse inizierebbe ad  avvicinarsi al vero colui che scrivesse che i ballerini che fanno parte  del gruppo sono assolutamente strepitosi. 
Ma, e lo si afferma colmi di  stupore, ciò aiuterebbe poco chi si accingesse a descrivere  l'incredibile maestria dimostrata dai danzatori in alcune loro  performance. 
Maestria e virtuosismo che emozionano lo spettatore. 
Come  definire altrimenti, se non emozione allo stato puro, quella che si prova  durante l'esecuzione di Caught, la coreografia più celebre di David Parsons? 
Vedere il danzatore, impegnato in un assolo, "volare" per il  palcoscenico del Teatro Donizetti ha emozionato il pubblico bergamasco  al punto che il balletto si è svolto tra gli applausi e le urla di  giubilo, per concludersi in una vera e propria ovazione. 
Va detto che  oltre alla capacità tecnica dei ballerini, supportata da una  preparazione atletico-acrobatica; oltre alla bravura indiscussa di David  Parsons come coreografo e maestro di danza, va dato un giusto peso a Howell Binkley  che con le sue luci esalta, e si vorrebbe dire completa, ogni singolo  "gesto" dei danzatori. 
Gesti che assumono la forza visiva dei dettagli  cinematografici scolpiti come sono dalle luci su uno schermo-fondale  nero (ma a volte di colori vivi e brillanti). 
Gesti che creano figure  nuove grazie all'unione dei corpi impegnati in movimenti di scioltezza  assoluta. 
Corpi che esprimono una trascinante gioia di vivere e di  ballare, unita a una spruzzata di ironia che certo non guasta, ma, anzi,  risulta gradita al pubblico che sorride volentieri alle trovate  spiritose del coreografo. 
Al  calar del sipario il pubblico si è profuso in un applauso tanto  caloroso e convinto che il sipario si è riaperto e la compagnia ha  concesso un bis che ha incantato gli spettatori. 
Peccato che la Parsons  Dance Company è rimasta a Bergamo per un sol giorno.
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Emozione allo stato puro, di Danilo Ruocco, in «Il Nuovo Giornale di Bergamo», 26 febbraio 2004. 







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