Vola basso 'Il Gabbiano' di Bernardi
Non spicca il volo Il Gabbiano di Anton Čechov per la regia di Marco Bernardi . Non spicca il volo, ma sbatte le ali mestamente, mantenendosi, tutto sommato, su un onesto livello di mestiere teatrale. Non ci sono slanci poetici, né picchi di alta recitazione, bensì un artigianato da vecchia sartoria (e non ci si riferisce ai bellissimi costumi firmati da Roberto Banci , il segno più convincente dello spettacolo, assieme alla traduzione di Fausto Malcovati , attenta e attuale). La regia ha puntato su un clima dal ritmo regolare, ogni tanto interrotto da qualche riverbero di litigio. Un ritmo da casa di riposo in cui ogni tanto l'esplodere di un tuono suona come un ricordo di gioventù. Un ritmo forse non adatto a un testo in cui forti sono le passioni contrastanti, i livori, le invidie e i rimorsi. In cui la ferocia della vita segna a lutto e porta al suicidio. In cui nessuno può tranquillamente dirsi soddisfatto di sé. Ciò detto, non si può certo d