Wilde come Holmes
Oscar Wilde e i delitti a lume di candela di Gyles Brandreth edito da Sperling & Kupfer nel 2008 è un romanzo giallo assai godibile nel quale il grande Oscar Wilde diventa personaggio e assume i panni dell’investigatore. Egli, infatti, decide di scoprire chi sia l’assassino di un suo bellissimo giovane amico. Ad aiutarlo, il suo caro amico Robert Sherard , colui che, fuori dalla finzione romanzesca, morto Wilde, ne diverrà il primo biografo. Brandreth, nel suo romanzo, finge che a narrare il progredire e gli esiti dell’indagine sia proprio Robert Sherard e, ciò facendo, amplifica il parallelo tra la coppia Oscar e Robert e la coppia Holmes e Watson (narratore delle imprese del noto investigatore, oltre che suo assistente); parallelo che, nella finzione letteraria, Wilde tende a sottolineare più di una volta. Infatti, indagando, Wilde si ispira ai metodi investigativi di Holmes, da lui molto ammirato. Un’ammirazione dovuta anche al fatto che egli, nella finzione narrativ