La Christie non era Miss Marple!
Dal 3 al 14 dicembre 1926 Agatha Christie scomparve nel nulla. Furono impiegati migliaia di uomini per ritrovarla e si arrivò a sospettare che fosse stata uccisa dal reticente marito Archibald Christie , con il quale, solo quattro anni prima, aveva fatto il giro del mondo per promuovere l’Esposizione Universale di Londra. Quando la giallista - che a maggio aveva pubblicato L’assassinio di Roger Ackroyd , considerato uno dei suoi capolavori - venne ritrovata in un albergo di Harrogate, spiegò di essere stata vittima di un’amnesia dovuta a un incidente d’auto. Non tutti credettero all’amnesia e ci fu chi la accusò di aver abilmente orchestrato la sparizione a fini pubblicitari. La verità - come spiega Giovanni Landi nel suo Agatha Christie , saggio assai ben scritto, edito dal Corriere della Sera - era un’altra: la giallista si stava vendicando. Un episodio che bene dà l’idea del carattere forte della Christie. Una donna - per molti versi - in anticipo sui tempi. Dopo il primo marito