Nostra Signora del Risorgimento
Ieri sera, al Teatro Sociale di Bergamo, Anna Bonaiuto ha dato voce alla principessa Cristina Trivulzio Belgioioso , portando in scena La Belle Joyeuse monologo di Gianfranco Fiore (anche regista dello spettacolo). Si tratta di un testo che ripercorre l’intensa vita della principessa che, nel fiore degli anni, ancorché minata dalla sifilide (passatale dall’amato marito Emilio di Belgiojoso, assiduo frequentatore di bordelli), si dedicò con passione e ardore alla nascita del nostro Paese. Fu, infatti, agitatrice, finanziatrice, spia, capopopolo, polemista, teorica e “principessa dei diseredati”. Ella, accanto all’unità d’Italia, sostenne, infatti, anche il progresso del popolo che, prima che unito sotto un’unica bandiera, andava sfamato di cibo e cultura (al contrario di quanto pensavano molti dei nostri eroi risorgimentali, monarchici e aristocratici). Fu donna di salotto, ma anche cospiratrice. Fu, allo stesso modo, attenta alle esigenze dei talenti artistici e a quella