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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

L'assenza di privacy è tirannia e il dissenso malattia | 1984 di Orwell

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1984 di George Orwell è un capolavoro assoluto incredibilmente profetico e di sconcertante attualità. Ciò che lo rende profetico e attuale al medesimo tempo è l’aver capito che in una società di tipo totalitario ciò che consolida il Potere è il controllo del pensiero dei singoli individui. In un totalitarismo di tal fatta, i reati più gravi sono «psicoreati», ossia ragionamenti o azioni in grado di rendere un individuo consapevole della propria libertà di pensiero . Libertà di pensiero che può condurre all’eterodossia e, quindi, alla messa in discussione del Potere stesso. Per evitare che gli individui possano arrivare a pensare in modo autonomo e libero, il Grande Fratello a capo del Partito unico tiene costantemente sotto controllo i governati, annullando completamente la loro privacy e la loro capacità di ricordare il passato . Nessuno può restare solo : anche quando si è a casa propria, si è sotto l’occhio vigile del Grande Fratello che controlla la popolazione per mezzo de

La presa di coscienza | Il Delitto Karamazov

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Al Teatro Out Off di Milano fino al 12 febbraio è in scena Il Delitto Karamazov , riduzione per le scene (assai ben riuscita) di Fausto Malcovati del romanzo I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij . La bella regia dello spettacolo è di Lorenzo Loris che affida a un cast di attori tutti “in parte” il compito di fare emergere quello che è il messaggio forte della pièce : la presa di coscienza del potere manipolatorio della parola . Ecco, allora, che allo spettatore viene mostrato il processo che porta Ivan a rendersi conto di come le proprie parole “libertine” (nel significato che durante l'Illuminismo si dava al termine, ossia di emancipazione dalla dottrina cristiana) abbiano - inconsapevolmente (?) - spinto il fratellastro-servo Smerdjakov a commettere il parricidio di cui è accusato ingiustamente il fratello Dmitrij. A nulla valgono per Ivan le rassicurazioni del fratello-religioso Alëša che insiste non solo sull’innocenza di Dmitrij, ma anche sulla non-responsabilità di Iv

Schiavi e felici

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Scritto agli inizi degli Anni Trenta del Novecento, Il mondo nuovo di Aldous Huxley , edito in Italia da Mondadori, è un romanzo distopico ancora in grado di parlare ai contemporanei. E, per tale motivo, il mondo in esso descritto, mette i brividi. La vicenda si svolge in un futuro in cui i principi della produzione di massa vengono applicati alla biologia al fine di produrre milioni di gemelli identici, pre-destinati a svolgere lavori di ogni sorta. Lavori che, fondamentalmente, li rendono schiavi (anche quando sono di “alto livello”), ma felici , in quanto, sia debitamente condizionati , fin dalla nascita, dalla propaganda; e sia drogati giornalmente, al fine di evitare che prendano coscienza della realtà. I gemelli, per essere adeguati al lavoro che svolgeranno, sono geneticamente modificati, in modo da creare differenti caste che vanno dagli Alfa Plus, per i lavori di concetto, agli Epsilon, prodotti per essere impiegati in quei lavori che si ritengono adatti solo a dei sub-umani