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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

La rispettabilità genera "doppi"

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Robert Louis Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson è un capolavoro assoluto troppo spesso ingiustamente relegato alla letteratura di genere. Pochi altri libri, come questo romanzo breve, hanno saputo (e sanno) descrivere in modo tanto preciso gli effetti nefasti della tutela della rispettabilità e, con essa, l'atteggiamento moralistico e bigotto di un’intera epoca (quella Vittoriana), le cui code purulente si avvertono ancora oggi. Come si sa, il dottor Jekyll, che fin dalla giovinezza conduce segretamente una doppia vita, riesce a creare un composto chimico che gli permette di assumere un’altra identità (quella del signor Hyde) con cui potersi dedicare, in tutta tranquillità, ai suoi svaghi immorali. Ogni volta, quindi, che Jekyll sente il bisogno di dare sfogo ai suoi istinti, si trasforma in Hyde. Ciò gli dà la sicurezza, in caso le dissolutezze di Hyde venissero smascherate, di poter mantenere inalterata la propria rispettabili

Frankenstein | Storia sconosciuta di pentimento e vendetta

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Paradossalmente quella narrata da Mary Shelley in Frankenstein è una storia sconosciuta di pentimento e vendetta. Paradossalmente perché tra adattamenti cinematografici o di altra natura, i lettori che non hanno mai affrontato il testo originale possono credere erroneamente di conoscerne la trama e i personaggi. Invece, la maggior parte degli “adattamenti”, in realtà, si è solo “ispirata” ai personaggi del romanzo. Quanti, ad esempio, sanno che la vicenda è raccontata da tre voci narranti differenti? La prima è quella di Robert Walton che, scrivendo alla sorella, racconta del suo desiderio di avere un amico e di come, forse, abbia trovato un’anima nobile nel naufrago che ha raccolto a bordo della sua nave in navigazione verso il Polo Nord. La seconda è quella del naufrago, ossia Victor Frankenstein, che racconta a Walton come e perché si trovasse alla deriva su una lastra di ghiaccio e perché stesse inseguendo un gigante che fuggiva su una slitta trainata da cani. E la terza è quella

La mitologia familiare di Zerocalcare

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Ogni famiglia ha la sua storia fatta di racconti reiterati di generazione in generazione che, a volte, si trasformano in una sorta di mitologia familiare. In Dimentica il mio nome Zerocalcare ha attinto alla mitologia familiare e ha dato vita a un grafic novel che parte dalla morte della nonna per arrivare a sbrogliare matasse psichiche e grumi emotivi del protagonista della storia (lo stesso Zerocalcare). Una storia di incubi, fantasie e verità che descrive le vicende di una famiglia un po’ sui generis, ma, paradossalmente, molto comune: una famiglia piena d’amore. La narrazione grafica di Zerocalcare si caratterizza per l’uso del gergo giovanile romanesco e tavole in cui il testo spesso “tracima”. Tavole “piene” popolate da personaggi appartenenti al mondo umano, animale e della fantasia. Tavole in bianco e nero, dove le rare “macchie” di colore diventano segni identitari funzionali allo sviluppo della trama. Una narrazione, quella di Zerocalcare, personalissima e condita da citazi

Il Signore cattivo e invidioso contro cui si batte il Caino di Saramago

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Caino di José Saramago è un romanzo che andrebbe fatto leggere nei licei durante l’ora di filosofia. Un capolavoro letterario in cui Saramago dimostra la cattiveria di Dio e la sua invidia del genere umano. In Caino , infatti, Saramago, descrive gli avvenimenti più noti del Vecchio Testamento e li fa commentare criticamente da Caino, l’uomo che odia Dio e lo sfida, battendolo. Un odio, quello di Caino, che nasce dal rifiuto di Dio di accettare le sue offerte (preferendogli quelle di Abele), e si rinforza e rinsalda durante tutti gli anni di vita errabonda a cui Dio lo condanna. Un errare, quello di Caino, non solo di terra in terra, ma anche di presente in presente: ovvero, il Caino di Saramago è un viaggiatore del Tempo. In tal modo, si ripete, il protagonista del romanzo di Saramago può vivere in prima persona noti episodi biblici come  la distruzione di Sodoma; quella della Torre di Babele e delle mura di Gerico; ma anche il Diluvio Universale o i tormenti cui