La mitologia familiare di Zerocalcare


Ogni famiglia ha la sua storia fatta di racconti reiterati di generazione in generazione che, a volte, si trasformano in una sorta di mitologia familiare.


In Dimentica il mio nome Zerocalcare ha attinto alla mitologia familiare e ha dato vita a un grafic novel che parte dalla morte della nonna per arrivare a sbrogliare matasse psichiche e grumi emotivi del protagonista della storia (lo stesso Zerocalcare).


Una storia di incubi, fantasie e verità che descrive le vicende di una famiglia un po’ sui generis, ma, paradossalmente, molto comune: una famiglia piena d’amore.


La narrazione grafica di Zerocalcare si caratterizza per l’uso del gergo giovanile romanesco e tavole in cui il testo spesso “tracima”.

Tavole “piene” popolate da personaggi appartenenti al mondo umano, animale e della fantasia.

Tavole in bianco e nero, dove le rare “macchie” di colore diventano segni identitari funzionali allo sviluppo della trama.


Una narrazione, quella di Zerocalcare, personalissima e condita da citazioni cinematografiche e della cultura pop-giovanile.


Da leggere.


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