Ovazione per Belisario
Il Belisario di Salvatore Cammarano e Gaetano Donizetti è opera ingiustamente poco o scarsamente rappresentata. Essa, oltre ad avere una trama che può ancora raccontare qualcosa agli spettatori moderni (fatta com’è di continui richiami ai miti di Laio ed Edipo), offre ai cantanti la possibilità di poter mettere in luce le proprie doti canore, dato che le parti principali si prestano al virtuosismo. Inoltre, a differenza di altre ben note opere di Donizetti, nel Belisario le parti principali non sono quelle femminili, bensì quelle maschili: quella eponima e quella di Alamiro. A queste si affiancano quelle femminili di Antonina e Irene, rispettivamente moglie e figlia di Belisario. Il (melo)dramma è tutto familiare, quasi paradossalmente borghese, per quanto, come detto, imbastito con il filo del mito e della leggenda. Infatti, Belisario, vincitore sui barbari (i goti), trova ad attenderlo in Patria (Bisanzio) la cattiva sorte: la moglie, che lo tradisce con Eutropio, ha