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Visualizzazione dei post da luglio, 2004

Kavafis: la Voluttà al servizio della Poesia

Costantino Kavafis, Poesie , Corriere della Sera, 2004, trad. Filippo Maria Pontani. Costantino Kavafis (1863 - 1933) è considerato uno dei più grandi poeti greci del Novecento. Tra i suoi estimatori si contano, tra l’altro, scrittori come Pasolini, la Yourcenar, Montale, Moravia, Auden, Eliot e Forster… Il “canone” da lui riconosciuto si compone di 153 poesie ed è stato pubblicato per la prima volta postumo nel 1935. Nella sua produzione poetica – a nostro avviso – spiccano per bellezza le poesie “erotiche”, quelle dedicate all’amore omosessuale. Quelli che Kavafis racconta sono amori sempre fugaci e intensissimi, destinati a non durare, vuoi perché frutto di incontri occasionali (da taverna), vuoi perché l’amore finisce assai presto, vuoi perché interviene la morte di uno dei due giovani.  Ad amarsi sono, nei suoi versi, sempre ragazzi giovanissimi, quasi adolescenti, dalla bellezza efebica (e si comprende come nelle poesie di Kavafis si sia già vecchi a 29 ann

Scrittori in galera

Scritti galeotti. Letterati in carcere di Daria Galateria , Rai Eri, 2000. Davvero interessante e scritto bene (con tanto di tocco ironico che non guasta) il libro di brevi saggi che Daria Galateria dedica ad alcuni scrittori che hanno conosciuto il carcere. Di ognuno di loro l’autrice traccia una brevissima biografia, illustra le ragioni del loro arresto; l’andamento del dibattimento in tribunale (quando c’è stato) con tanto di ragioni dell’accusa e la linea difensiva; la vita da recluso e, infine, quando si è prodotto, il mutamento sullo stile delle scrittore che la prigionia ha causato. A volte, però, ed è, ad esempio, il caso di Jean Genet , è stata proprio l’esperienza carceraria a far maturare nel ladro e nel giovane mercenario dell’amore la consapevolezza di essere uno scrittore.