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Visualizzazione dei post da luglio, 2006

Oltre il corpo

Openspace per la coreografia di Cristiano Fagioli ha chiuso in bellezza il Festival DanzaEstate 2006.  Il pubblico, al termine dello spettacolo, ha dimostrato il proprio entusiasmo chiamando alla ribalta i danzatori più e più volte.  E va detto che, tali danzatori, hanno saputo creare una atmosfera surreale e fantastica in grado di coinvolgere gli spettatori.  I loro movimenti, le loro figure, i loro costumi e gli scarni “oggetti” di scena hanno portato idealmente il pubblico al cospetto di uno “spazio aperto” mai visitato prima, un “nuovo orizzonte” abitato da strane creature.  Animali e umanoidi che nulla, però, avevano di inquietante, ma, al contrario, attiravano per sensualità.  L’effetto – dal coreografo quasi certamente cercato e realizzato – era anche facilitato e, in qualche modo, amplificato dalla bellezza dei danzatori.  Corpi levigati, atletici e volti dai lineamenti ben delineati hanno dato vita, grazie alla danza e all’uso di costumi-oggetto, a forme di vita extraterre

Prodezze fantasiose

È una giornata particolare quella vissuta dai protagonisti di Tête à Tête per la regia di Mario Gumina presentato ieri a Bergamo nell’ambito del Festival DanzaEstate 2006.  Gli stessi protagonisti sono persone alquanto particolari: persone che non amano uscire di casa (anzi, hanno paura a farlo); persone che dormono in tre “nella” (letteralmente) stessa poltrona…  E anche l’ambiente domestico in cui agiscono tali personaggi è particolare: la scena di Tête à Tête , infatti, è ingombra di mobili che possono anche essere accatastati l’uno sull’altro.  Un ambiente nel quale gli attori protagonisti di Tête à Tête si muovono con meravigliosa disinvoltura.  Il pubblico vede solo tre di tali attori-giocolieri-mimi-musicisti, ma in realtà in scena sono in quattro: il quarto resta nascosto e aiuta (non visto) gli altri tre a compiere le loro prodezze fantasiose.  Nulla che possa richiamare alla mente “numeri” pericolosi e mozzafiato: le loro azioni mirano a creare un’atmosfera vagamente surre