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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

Senza infamia e senza lode

A volte il gusto antiquario della riscoperta/riesumazione di opere liriche pressoché dimenticate non produce gli effetti sperati: la valorizzazione presso il pubblico di dette opere.  Ciò può darsi per una serie di ragioni, come, ad esempio, la sordità degli spettatori; oppure una cattiva realizzazione scenica; o anche perché le opere riesumate non valgono lo sforzo.  È il caso delle due operine presentate ieri al Teatro Donizetti di Bergamo nell'ambito del Bergamo Musica Festival: ossia Amor ingegnoso di Simone Mayr e Il campanello di Gaetano Donizetti .  Due operine che torneranno presto nei bauli di qualche direttore d'orchestra e di qualche irriducibile studioso e/o appassionato.  L'oblio che il destino ha riservato a tali opere, infatti, sembra davvero meritato.  Non che la loro melodia sia sgradevole, ma davvero esse lasciano il tempo che trovano: come dire che si tratta di opere senza infamia e senza lode. A tentare l'operazione di rivalutazione delle due