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Visualizzazione dei post con l'etichetta Letteratura

Giovani in crisi in cerca di identità

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Scritti tra il 1919 e il 1932, i Racconti giovanili di Klaus Mann (editi in Italia da Castelvecchi a cura di Massimo Ferraris) descrivono una società inizio secolo nella quale i giovani sono in crisi e cercano il loro posto nel mondo. Sono racconti (specie i più brevi) non tutti perfettamente riusciti o che al lettore odierno non paiono tali, in quanto, assai probabilmente, la loro carica allegorica si è persa con il passare dei decenni. Quelli più lunghi, invece, mantengono intatto il loro valore, forti del fatto che riescono assai bene sia a descrivere l’alta società dell’epoca, sia i giovani in crisi che la popolano. Piuttosto che soffermarsi su ogni singolo racconto che compone la silloge, vale la pena sottolineare quei punti che mettono in rilievo la crisi esistenziale che attanaglia i ragazzi descritti dal giovane Mann. Essi si auto-definiscono «figure tragiche, al punto di svolta di un’epoca» ( I giovani ); «europei degenerati» ( L’avventura della coppia di fidanzati ) che hann...

La vita in bilico dell'esule di ieri e di oggi

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Composti tra il 1933 e il 1943 gli scritti brevi di Klaus Mann (1906 - 1949) raccolti nel volume Speed. I racconti dell’esilio furono pubblicati con tale titolo in Germania per la prima volta nel 1990.  Ora Castelvecchi li ripropone in Italia nella versione di Massimo Ferraris. Si tratta di racconti che Mann scrisse durante il periodo di esilio volontario, quando, per sottrarsi alla furia hitleriana, iniziò a spostarsi da uno stato all’altro d’Europa e, poi, finì con il rifugiarsi negli Stati Uniti. Non tutti i racconti della raccolta furono originariamente scritti in tedesco, né tutti furono pubblicati mentre era vivo l’autore.  Complessivamente - anche se non pensati per una raccolta unitaria - i racconti mantengono un certo clima comune: quello che, leggendoli, si percepisce, infatti, è un forte senso di precarietà; di smarrimento. Stati d’animo non solo dell’Autore, ma degli stessi personaggi protagonisti delle storie. Precarietà e smarrimento palpabili anche quando non ...

IA come Intelligenza Antagonista

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Macchine IA e robot è un’antologia di racconti che Franco Forte ha curato per il numero estivo della collana “Urania” edita da Mondadori. Undici testi creativi che guardano allo sviluppo tecnologico odierno, immaginando scenari possibili in un futuro non molto lontano dall’oggi. Undici racconti che, pur nelle differenze narrative e stilistiche, hanno un denominatore comune: una manifesta inquietudine nei confronti dell’IA e dell’uso e abuso che se ne potrà fare. Gli Autori di questa antologia, infatti, non paiono essere tra coloro che si entusiasmano per i progressi fatti in questi ultimissimi anni dalle Intelligenze Artificiali e simili. Anzi, nei loro scritti, i Narratori selezionati da Forte sembra vogliano mettere in guardia i lettori proprio dai facili entusiasmi e dalle decisioni prese a cuor leggero. A tal fine, essi raccontano futuri nei quali l’umanità è costretta - a causa di scelte sbagliate compiute in passato - a confrontarsi con IA per nulla amichevoli: IA antagoniste d...

L'indagine del giovane cronista sull'omicidio Pasolini

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Il giallo Pasolini di Massimo Lugli edito da Newton Compton nel 2019 è un romanzo con protagonista un giovane cronista praticante di “Paese Sera” che decide di indagare autonomamente sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini . Marco Corvino - il cronista di nera al centro della storia - colpito dal barbaro assassinio del suo scrittore preferito e certo che i fatti si siano svolti diversamente da quanto accertato dagli inquirenti, intraprende un’indagine non autorizzata dal suo giornale, sicuro di poter svelare la verità sull’omicidio di Ostia. Corvino è, infatti, convinto che Pino Pelosi non possa essere l’unico assassino di Pasolini e, soprattutto, sospetta che il movente del delitto vada ricercato fuori dall’ambiente dei marchettari romani. La sua indagine solitaria inizia proprio dall’ambiente della prostituzione maschile della capitale e, pian piano, si allarga, fino a cozzare contro un gruppo di persone che non gradiscono affatto le sue domande sull’omicidio di Pasolini. Durante la ...

Il totalitarismo della Razionalità

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Noi di Evgenij Ivanovič Zamjatin è, probabilmente, il capostipite delle distopie che ritraggono i totalitarismi. Pubblicato in lingua inglese nel 1924 anticipa sia 1984 di Orwell (che uscì nel 1949), sia Il mondo nuovo di Huxley (scritto nel 1932). Nel romanzo di Zamjatin viene descritta una Società in cui la Razionalità guida la vita umana minuto per minuto: nulla è lasciato al caso, all’irrazionale e/o ai sentimenti, neppure il sesso che - come qualsiasi altra attività umana - è regolato nei minimi dettagli. Una Razionalità che nega l’individualismo ed esalta l’appartenenza alla comunità: i cittadini vengono istruiti a pensare che nessuno è “uno”, ma “uno dei”. L’appartenenza alla comunità delle persone civili, progredite e razionali è propedeutica al raggiungimento della Felicità che, invece, resta irraggiungibile se si apre all’irrazionale e ai sentimenti. Felici perché uguali a tutti gli altri. Felici perché privi di libertà. Felici perché parti di un tutto. Va da sé che in ...

La Chiesa di Satana

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Stefano Butti esordisce nella narrativa, in modo assai convincente, con Il manoscritto del Diavolo , romanzo storico edito da Bolis.  L’azione si svolge nel 1555 e coinvolge direttamente un gruppo di chierici impegnati a far sì che il capo di una setta satanica non diventi papa. Il conclave che deve eleggere il successore di Marcello, infatti, è stato convocato e uno dei cardinali maggiormente “papabili” è, in realtà, un satanista spietato. Lo si afferma in un manoscritto (quello del Diavolo del titolo) nel quale si elencano fatti e misfatti della setta satanica e si fa il nome del cardinale che la guida. Manoscritto che è stato sottratto alla setta stessa che vuole recuperarlo. Ma a cercarlo non ci sono solo gli spietati satanisti: anche frate Gregorio, bibliotecario di un convento francescano del Gianicolo, si mette in cerca del manoscritto con l’intenzione di renderlo pubblico, in modo da ostacolare l’ascesa al soglio pontificio del cardinale satanista. Il romanzo si concentra ...

Le storie dei padri

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Sergio Cotti , con il romanzo La pallottola d’argento edito da Bolis Edizioni, dà voce a chi, di solito, non ne ha: i padri separati, ingiustamente accusati di molestie o violenze contro i propri figli. Padri che, in seguito a un esposto depositato dalle loro ex mogli, si vedono allontanati dai figli e cacciati da casa. Padri che affrontano un calvario lungo mesi, quando non anche anni, per vedere riconosciuta la propria innocenza. E anche quando ciò succede, spesso su di loro resta l’ombra del dubbio… Il romanzo ha una protagonista, ma, nel complesso, è corale: attraverso la storia principale di Lidia, educatrice in una comunità per minori, il lettore fa la conoscenza dei padri che - loro malgrado - ruotano attorno alla comunità stessa.  Ne conosce le storie e ne ascolta le voci. Storie di uomini costretti a difendersi da accuse infamanti (peraltro espresse in forma dubitativa, tramite gli esposti di cui sopra), e che, spesso, si ritrovano letteralmente sul lastrico, in quanto im...