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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Sfavillante Accademia Carrara

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San Sebastiano,  Raffaello Riapre oggi, dopo sette anni di lavori di restauro, l’ Accademia Carrara di Bergamo con un nuovo allestimento che espone circa 600 opere (130 delle quali fresche di restauro), sistemandole in ordine cronologico, dal Rinascimento quattrocentesco agli ultimi scorci dell’Ottocento. Va detto subito che il numero elevatissimo di capolavori presenti e la funzionalità dell’allestimento, fanno dell’Accademia Carrara, oltre che un museo sfavillante, una delle pinacoteche più belle d’Italia. Un museo che si candida a diventare meta obbligata per gli amanti dell’arte. I capolavori esposti sono davvero tantissimi e non è possibile citarli tutti. Sono esposte opere di Mantegna; Foppa; Bellini; Donatello; Pisanello; Antonello da Messina; Raffaello; Botticelli; Lotto; Tiziano; Moroni; Tintoretto; Guercino; fra Galgario; Velasquez; Longhi; Baschenis; Guardi; Canaletto; Piccio; Pelizza da Volpedo e tanti altri. Piace soffermare brevemente l’attenzione solo

La carta della Balicco

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Tempio di Luisa Balicco Fino al 24 aprile è possibile visitare la mostra Un viaggio singolare , personale di Luisa Balicco alla Galleria Ceribelli di Bergamo. Oltre all'invito a recarsi a guardare le opere esposte, si vuole condividere qui qualche impressione e riflessione nate dalla visita odierna. Luisa Balicco ama la carta. La carta come materia, oltre che come “semplice” supporto. La ama al punto da crearla: la fa nascere e le dà peso, spessore e porosità ogni volta differenti e utili all'opera che l’artista intende realizzare. La carta, nelle mani della Balicco, è come se si trasformasse in creta da lavorare, da modellare.  Cessa di essere “solo” il supporto dell’opera e diventa materia protagonista. Paradossalmente, ciò che viene vergato sui fogli dalla Balicco, diventa, quasi, “decorazione”, in quanto è come se la materia-carta assumesse centralità nell'opera realizzata dall'artista. E alla carta, la Balicco, dà vite molteplici. La carta

Leonardo da Vinci tra arte e scienza

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La  Belle Ferronnière Dal 16 aprile al 19 luglio 2015 a Palazzo Reale di Milano è aperta al pubblico la più grande esposizione che sia mai stata dedicata in Italia a Leonardo da Vinci . La mostra milanese (coprodotta dal Comune di Milano e Skira), curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio , costata più di cinque anni di intenso lavoro, coniuga rigore scientifico e volontà divulgativa. L’esposizione presenta sia i lavori del Leonardo artista, sia gli studi del Leonardo scienziato e ingegnere militare, rendendo di plastica evidenza come il genio vinciano procedesse simultaneamente e parallelamente nei più diversi campi. Va detto subito che la mostra milanese è non solo rigorosa, ma affascinante e imperdibile: davvero si ha un quadro reale e completo del complesso sistema di studi che coinvolse Leonardo nella sua vita e di come egli eccellesse in diverse e disparate discipline. Completezza espositiva ottenuta anche dal fatto che a Palazzo Reale sono presenti oltre