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Visualizzazione dei post da dicembre, 2005

Volonté, gigante contraddittorio

Bursenzafiltro ha dedicato un libro + DVD al grande Gian Maria Volonté : Un attore contro. Gian Maria Volonté . Il libro riunisce una serie di studi critici e “testimonianze” di studiosi e registi. Il DVD è un documentario dedicato a colui che, all’estero, è considerato uno degli attori cinematografici più importanti e grandi del Novecento.  Nel documentario sono riunite alcune delle più belle sequenze interpretate da Volonté e una serie di interviste agli artisti (attori, registi, costumisti e sceneggiatori) che hanno lavorato con lui.  Emerge la figura di un gigante contraddittorio : bravissimo, “folle” e ribelle. Volonté si preparava accuratamente per i ruoli che decideva di portare sullo schermo, studiando la parte e il personaggio giorno e notte. Una forza di volontà che si sposava perfettamente con la sua grandiosa arte di attore: un attore poliedrico e sopraffino, che incarnava il personaggio a meraviglia e, in modo quasi miracoloso, riusciva a far capire allo spettatore che

Viva Zapatero!

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Viva Zapatero! di Sabina Guzzanti , ora disponibile in libreria in un cofanetto libro + DVD edito da BUR senzafiltro. Se già in Reperto Raiot la Guzzanti ripercorreva, con la lente d’ingrandimento offertole dalla satira, la vicenda che l’ha vista vittima della censura, ora in Viva Zapatero! la nostra grande attrice comica si cimenta, con ottimi risultati, nel genere del film-documentario. Ne nasce un’inchiesta «a 360°» (per citare l’Annunziata della Guzzanti) sul mondo dell’informazione italiana. Un mondo popolato in massima parte da persone vili che si piegano di fronte al potente di turno, praticando «il peccato d’omissione» (parole di Enzo Biagi ), ovvero evitando di riferire al pubblico fatti e fattacci del potere. Magra figura, anzi ridicola e preoccupante figura, fa l’Italia di fronte al resto dei paesi europei con il quali, nel documentario della Guzzanti, viene paragonata. In Francia, in Inghilterra e in Olanda, per esempio, l’informazione è libera e indipendente e,

Piccoli crimini coniugali

Veste Etro Andrea Jonasson in Piccoli crimini coniugali di Eric-Emmanuel Schmitt per la regia di Sergio Fantoni e non è un caso: il suo è il personaggio di una donna di successo, una pittrice, sposata da 15 anni a uno scrittore.  Una donna che manifesta il proprio status sociale per mezzo dei vestiti firmati e costosi e di una casa piccola, ma arredata con gusto. Una donna che ama il proprio marito e ne è gelosa al punto che preferirebbe vederlo morto, piuttosto che saperlo o immaginarlo tra le braccia di un’altra donna. Una donna che – tutto sommato – è infelice e insicura e si veste di capi firmati che ne sappiano mettere ancora in luce l’antica e duratura bellezza.  Una bellezza mostrata con insistenza a un unico spettatore: il marito.  Un marito ( Massimo Venturiello ) che, però, è più intento a correre dietro alle ragazzine, piuttosto che rendere felice la moglie che pure ama. Piccoli crimini coniugali ha un esordio e uno sviluppo che ricorda l’ Enrico IV di Luig