Non è come sembra | L'"oltre" di Leandro Erlich

Fino al 4 ottobre 2023 Palazzo Reale di Milano ospita la prima retrospettiva europea dedicata a Leandro Elrich, intitolata Leandro Erlich. Oltre la soglia.

La splendida mostra, curata da Francesco Stocchi, presenta al pubblico le opere più note dell’artista argentino che si è imposto all’attenzione della critica e degli amanti dell’arte per le sue personalissime istallazioni che prevedono la presenza del visitatore per prendere vita e significato.


Le istallazioni di Elrich giocano con le apparenze: mostrando spesso qualcosa che, a uno sguardo più attento, in realtà non c’è.



Port of reflections del 2014


Ad esempio, a Milano è possibile ammirare Port of reflections del 2014. Si tratta di una vasca immersa nella penombra nella quale “galleggiano” tre barche di legno.

Solo fermandosi a guardare con attenzione, il visitatore può rendersi conto che, in realtà, l’acqua nella quale le barche dovrebbero “galleggiare”... non c’è!

Le barche, dunque, “galleggiano” nell’aria e i riflessi che lo spettatore vede… non sono affatto dei riflessi!



Hair salon del 2008


E, a proposito di riflessi, come non parlare di Hair salon del 2008?

Il visitatore può entrare nella bottega del barbiere; sedersi su una delle poltrone e guardare il proprio riflesso che si moltiplica a causa di un gioco di specchi.

Solo se stende un braccio, però, può constatare che lo specchio che crede di avere di fronte… non c’è!


In altre parole, il visitatore della mostra è invitato ad andare “oltre” le apparenze di ciò che vede.

Invitato dall’artista a guardare con attenzione.

A interagire con le opere, sia a scopo ludico e sia a scopo di riflessione più generale: il nostro, sembra voler dire Elrich, è un mondo centrato e costruito sulla visione, ma ciò che vediamo può anche essere un’illusione.

Elrich, quindi, sembra invitare il suo pubblico a non fermarsi “sulla soglia” per dare un rapido e distratto sguardo, ma a spingersi “oltre”, per osservare meglio ciò che vede e per verificare che ciò che appare sia davvero reale.

Un invito che si spera non cada nel vuoto.


Una mostra, quella di Palazzo Reale, che, non solo merita di essere vista, ma nella quale vale la pena entrare (nel senso pieno dell’espressione).  

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