Corpi modificati, disossati, stravolti
Prima nazionale ieri per il Festival Danza Estate: la Compagnia Arearea, infatti, ha presentato Innesti_il corpo tecnico per la coreografia e la regia di Marta Bevilacqua.
Si tratta di uno spettacolo che prende le mosse dalla danza per raccontare di come il corpo degli uomini di oggi sia, sempre più spesso, sottoposto al dominio della tecnica.
Si tratta di uno spettacolo che prende le mosse dalla danza per raccontare di come il corpo degli uomini di oggi sia, sempre più spesso, sottoposto al dominio della tecnica.
Come il corpo sia sottoposto a omologazione, attraverso “innesti” (protesi) che non gli sono propri.
Lo spettacolo prende le mosse dalla danza come arte in cui il corpo è fondamentale, insostituibile, per proseguire nel campo di altre arti, fatto com’è di video-proiezioni (in cui il corpo filmato è pesantemente modificato per effetto di interventi sulle immagini) e di movimenti corporei che, difficilmente, possono essere ascritti al campo della danza contemporanea.
Movimenti, costumi e maschere che hanno come fine quello di “disossare” il corpo delle tre danzatrici (Marta Bevilacqua, Anna Giustina e Valentina Saggin), per stravolgerne i confini e dar vita a nuovi corpi-modificati, quasi nuove creature.
Uno spettacolo che lancia l’allarme: gli innesti, una volta indossati, “in-corporati”, rendono gli uomini “altro” e tornare indietro può non essere più possibile.
Uno spettacolo che può essere apprezzato partendo dal presupposto che non si tratta di danza così come comunemente la si intende.
Lunghi applausi finali.
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