300 poeti per Lorenzo Cresti

Lorenzo Cresti era un ragazzo sensibile e tormentato, prematuramente e tragicamente scomparso nel 2008 a soli 17 anni. Amava la letteratura, il cinema, la musica e la filosofia e a lui i genitori hanno intitolato un concorso letterario, per tenerne viva la memoria (non in loro che, certo, la presenza di Lorenzo è incancellabile, ma negli altri, anche in chi non l’ha conosciuto).

La cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio letterario in memoria di Lorenzo Cresti si è svolta domenica scorsa nel prestigioso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
La qualificata giuria, presieduta da Alessandro Quasimodo e composta da Francesco Farina, Rina Gambini, Giovanni Bogani e Lisa Baligioni (madre di Lorenzo), ha selezionato le poesie vincitrici tra le 557 inviate dai 300 partecipanti (ogni concorrente poteva, infatti, inviare due elaborati), confluite, assieme a quelle finaliste e alle segnalate, nell’Antologia edita da SoleOmbra edizioni.

Ad essere premiati molti giovani (anche in ragione del fatto che un’intera sezione del concorso è a loro riservata) e fa tenerezza, oltre che ben sperare, il fatto che così tanti ragazzi si dedichino alla poesia.
Altro fatto da non sottovalutare è la partecipazione al concorso anche di poeti riconosciuti: in questa edizione, ad esempio, si è qualificata, in due distinte sezioni (ovviamente, quelle in cui potevano partecipare anche gli adulti), la poetessa Rita Imperatori.  


Infine, non si può tacere l’affetto palpabile che molti giovani partecipanti alla cerimonia hanno voluto dimostrare a Lisa Baligioni. Un affetto che testimonia di come l’aver intitolato a Lorenzo un premio letterario si sia rivelata una scelta non solo, per quanto detto all’inizio, in qualche modo obbligata, ma ben compresa e condivisa da quanti vi prendono parte.

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