C'è crisi. C'è grande crisi
Ieri sera Corrado Guzzanti ha presentato a Bergamo il suo nuovo spettacolo teatrale.
Si tratta di un recital nel quale si esibisce nelle vesti di alcuni dei personaggi che lo hanno reso celebre e amato dal pubblico televisivo: ha, infatti, vestito i panni del ministro Tremonti, di Antonio Di Pietro, di Bertinotti, dell'inamovibile Prodi (fermo sulle sue posizioni), ma anche quelli di Gianfranco Funari, di un vescovo cattolico, di Vulvia (la presentatrice di "Rieducational Channel") e del Profeta di Quelo.
Il pubblico ha risposto con molto calore e alcuni dei personaggi (come Vulvia e il Profeta di Quelo) sono stati accolti con un vero e proprio boato.
Lo spettacolo è iniziato con l'imitazione del ministro Tremonti, vestito come un damerino del Settecento e seduto su un trono.
Tra un "povca tvoia" e l'altro, il ministro ha spiegato come il Governo ci stia fregando, al di là della crisi mondiale e come gli italiani siano avvantaggiati rispetto agli altri popoli in quanto sempre in uno stato di emergenza.
Interessante la sua teoria sui dischi volanti: essi, in realtà, sarebbero delle monete che economie superiori lanciano sulla Terra.
A seguire Bertinotti ha illustrato la nuova strategia della Sinistra italiana: diventare invisibile per attaccare meglio la Destra, allo stesso modo di un virus microscopico.
Formidabile l'intervento di Di Pietro: uno sproloquio davvero poco comprensibile.
Assolutamente geniale il collegamento video con Gianfranco Funari: il defunto "giornalaio" ha rivelato una serie di verità sul Paradiso.
A seguire Bertinotti ha illustrato la nuova strategia della Sinistra italiana: diventare invisibile per attaccare meglio la Destra, allo stesso modo di un virus microscopico.
Formidabile l'intervento di Di Pietro: uno sproloquio davvero poco comprensibile.
Assolutamente geniale il collegamento video con Gianfranco Funari: il defunto "giornalaio" ha rivelato una serie di verità sul Paradiso.
Tra una imitazione e l'altra una serie di siparietti che Guzzanti ha recitato con Caterina Guzzanti (nei panni di una Miss Italia alquanto ignorante e del ministro Gelmini) e con Marco Marzocca che impersonava un prete impegnato ad aprire un dialogo con i giovani.
La satira di Guzzanti ha colpito, dunque, tutti: dalla Destra alla Sinistra, dalle posizioni medioevali del Vaticano a quelle superficiali di fedeli ed elettori italiani.
Uno spettacolo da vedere con al centro uno strepitoso Corrado Guzzanti.
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