Il ramo d'acacia

Il ramo d'acacia di Enrico Proserpio edito da Lulu è un romanzo di formazione. 
Ambientato nel Fascismo, racconta del viaggio del giovane massone Ettore nella conoscenza: un viaggio sia reale (da Firenze a Parigi), sia simbolico (dall'inferno e ritorno). Ettore, alla fine del suo personalissimo percorso iniziatico, potrà dirsi un uomo giusto, un uomo che, seppur spinto da sentimenti di vendetta, di fronte al suo nemico saprà compiere la scelta più opportuna per sé e per gli altri.
Si è detto che il protagonista è un massone (l'acacia del titolo è la pianta sacra della Massoneria). L'ambientazione nel ventennio fascista, allora, non è di secondaria importanza: Mussolini, infatti, perseguitò gli appartenenti alla Massoneria, considerandoli pericolosi nemici del Fascismo anche in ragione del loro credo nella democrazia.
Ettore, giovane massone, suo malgrado diventa il protagonista di un "intrigo internazionale": testimone oculare di un duplice omicidio, scampato a un duro pestaggio ad opera del comandante della squadraccia fascista autrice del delitto, Ettore si fa fuggiasco, sognando la vendetta. Passando da una città all'altra, viene in contatto con diversi fratelli massoni, ognuno dei quali gli trasmette parte del suo sapere. Ma la sete di conoscenza di Ettore si spegne anche presso altre fonti: uomo dalle larghe vedute, non snobba le conoscenze di un gruppo di rom...
Scritto in modo fluido, il primo romanzo di Enrico Proserpio è avvincente e ha il giusto ritmo. L'autore calibra assai bene tutti gli elementi della sua storia: suspence, storia d'amore, notizie storiche, scene di violenza e conoscenze rituali.
Se ne consiglia la lettura.

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