Un'ottima edizione di Madre Coraggio e i suoi figli


Madre Coraggio e i suoi figli per la regia di Marco Sciaccaluga e l’interpretazione di Mariangela Melato è davvero un’ottima messinscena del testo di Bertolt Brecht.

Si tratta di uno spettacolo fortemente antimilitarista che punta a mostrare gli orrori della guerra, così come era negli intenti dell’autore che mise al centro della sua opera una commerciante avida e stracciona, Madre Coraggio, appunto, la quale, convinta che con la guerra si possa guadagnare bene, non si accorge di esserne una delle maggiori vittime: uno dopo l’altro, infatti, i suoi tre figli vengono uccisi dai soldati dei due eserciti belligeranti. 
Lo spettacolo si basa su tre punti di forza: la bella regia di Marco Sciaccaluga, la scena forte di Matthias Langhoff e la recitazione degli attori. 

Per quanto attiene alla regia di Sciaccaluga, si dirà che essa, in linea con la teoria di Brecht, è stata in grado di creare un clima scenico che sollecitasse il lato critico dello spettatore, piuttosto che il processo di immedesimazione. 
Per far ciò, il regista ha utilizzato tecniche di straniamento messe in opera da prima che lo spettacolo iniziasse fino all’ultima scena: al pubblico che entrava in sala ha mostrato il sipario antincendio semiaperto che faceva intravedere parte della scenografia.
Durante tutto lo spettacolo, poi, ha puntato su elementi stranianti come la presenza di un attore-prologo (Gianluca Gobbi) o l’uso dell’occhio di bue per le parti cantate e nell’ultima sequenza dello spettacolo ha “ricreato” la neve in scena con un grande telo bianco che scendeva dal soffitto scenico e si adagiava sul palcoscenico.

Ad amplificare le scelte registiche interviene la bella scena di Matthias Langhoff: si tratta di un teatro devastato dai bombardamenti il cui arco di proscenio è parzialmente crollato e il palcoscenico mutilato da un cratere (utilizzato dagli attori per varie esigenze). 

Terzo punto di forza dello spettacolo – come si è detto – è dato dalla recitazione degli interpreti. 
Vanno innanzitutto elogiate le attrici: Mariangela Melato ha creato una Madre Coraggio grintosa e determinata a raggiungere il suo obiettivo di ricchezza; Frédérique Loliée è stata una prostituta Yvette davvero trascinante, e Arianna Comes una commovente Kattrin. 
Vanno, poi, segnalate le prove di Ugo Maria Morosi (il cappellano vigliacco ed egoista) e Miodrag Krivokapic (il cuoco-sensuale). 
Interessanti anche Gaetano Sciortino (il primo figlio di Madre Coraggio) ed Enzo Paci (l’altro figlio). 

Lunghi applausi per tutti al calar del sipario.

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