Una Serata senza pathos

Ieri sera, al Teatro Donizetti di Bergamo, è andata in scena la prima nazionale del balletto Soirée Ravel... Boléro su musiche di Maurice Ravel, la coreografia di Adriana Mortelliti e l’interpretazione dei danzatori del Balletto di Milano.
Lo spettacolo, forse perché ancora in fase di rodaggio, è parso piuttosto privo di quel pathos necessario a coinvolgere appieno lo spettatore. 
Le coreografie erano alquanto “insipide” ed è sembrato che non sapessero (o volessero) sviluppare alcuni spunti visivi interessanti, come, ne La Valse del secondo tempo, l’uso delle sedie che sarebbe potuto diventare motivo di movimenti originali da parte dei danzatori, ma sono rimaste... sedie.
Neppure l’esecuzione del Bolero ha dato una sterzata emotiva alla serata...
Per quanto riguarda l’esecuzione dei giovanissimi danzatori essa è apparsa, in alcuni casi, un po’ acerba, anche se il carattere prevalentemente corale delle coreografie ha impedito agli interpreti di poter mostrare individualmente il proprio reale valore. 
Unico danzatore di cui è possibile lodare la scioltezza ed eleganza di movimenti è Federico Veratti che, nel Daphnis et Chloé, ha ben caratterizzato il suo Pan.
Complessivamente la “Serata” è parsa un po’ un’occasione persa.

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