Ciao sono Godot. Ho trovato questa intervista molto interessante... visto che recentemente mi è stato consigliato dal "mio editore" di partecipare a qualche premio. Sinceramente, io, non mi sono fidata troppo, non avendo questa gran fiducia nei "piccoli" premi letterari. Ad ogni modo Rina Gambini mi sembra dia degli ottimi parametri a cui attenersi per scegliere oculatamente... e per questo ti ringrazio!
Nel panorama editoriale italiano il volume Le robe di Adriano di Sergio Cotti edito da Bolis è, tutto sommato, un unicum : dedicato a un grande dello spettacolo qual è Adriano Celentano , in esso, oltre ai testi redatti da Cotti stesso, sono presentate, per la prima volta, tutte le copertine dei dischi e, anche, tutte le locandine dei suoi film. E, tenendo a mente il fatto che Celentano festeggia quest’anno i 65 anni di una carriera prolifica e di successo (che ne ha fatto il cantante italiano che ha venduto più dischi, oltre che attore campione di incassi), si può bene immaginare quanto “l’apparato visivo” del volume di Cotti sia corposo e importante. Parte visiva preceduta e accompagnata dai testi sia di Cotti stesso e sia da questi “raccolti” intervistando personaggi dello spettacolo (e non solo) che hanno lavorato a fianco di Celentano o che Celentano hanno conosciuto molto da vicino. Tra di essi vanno sicuramente ricordati Vincenzo Mollica (che firma la Prefazione del volume);
Hermann Hesse Sono tanti gli scrittori che, anche in passato, si sono fatti fotografare completamente nudi . Ciò potrebbe sorprendere, specie se si pensa che molti degli scrittori di cui si parla erano assai famosi quando decisero di mettersi in posa senza veli. Ovvero, le loro fotografie nature non erano mosse pubblicitarie atte a renderli celebri (magari con uno scandaletto montato ad arte), ma erano scatti a persone celebri che accettavano (o chiedevano) di essere immortalate nude. Gabriele D'Annunzio Non è, ovviamente, possibile indagare le motivazioni che portarono ognuno di tali scrittori a scegliere di posare nudo. Vale la pena, però, riflettere che, probabilmente, nessun altro artista come uno scrittore (e con il termine si intende indicare anche il poeta) è abituato a mostrare se stesso al proprio pubblico di lettori . Abituato, se grande scrittore, a mettere a nudo la propria anima . Abituato, se sincero, a dare corpo alle emozioni . Abituato
Edoardo II o Il mondo intero per nemico di/da Christopher Marlowe per la bella ed essenziale regia di Andrea Piazza è un ottimo spettacolo che offre più di uno spunto di riflessione. Innanzitutto va elogiato per la riduzione drammaturgica da quattro atti a atto unico firmata da Ciro Ciancio che ha concentrato l’azione e ridotto i personaggi. Ne è risultato un testo che ruota attorno alle figure di Edoardo; del suo amato Gaveston; di Isabella (moglie di Edoardo) e di Mortimer, in rappresentanza della corte edoardiana. Il sottotitolo scelto per la messinscena, ossia Il mondo intero per nemico , mette in risalto il fatto che al centro dell’azione c’è il contrasto che l’amore tra Edoardo e Gaveston genera tra i potenti delle corte inglese. Un contrasto acuito dal fatto che Gaveston, ragazzo di umili origini, è insignito dal re di titoli e onorificenze che - in base alle usanze dell’epoca - non gli spettano. Ma la lotta tra Amore e Potere non è solo esterna alla coppia: essa è present
Ciao sono Godot. Ho trovato questa intervista molto interessante... visto che recentemente mi è stato consigliato dal "mio editore" di partecipare a qualche premio. Sinceramente, io, non mi sono fidata troppo, non avendo questa gran fiducia nei "piccoli" premi letterari. Ad ogni modo Rina Gambini mi sembra dia degli ottimi parametri a cui attenersi per scegliere oculatamente... e per questo ti ringrazio!
RispondiEliminaGrazie soprattutto a Rina Gambini! :-)
RispondiEliminaCiao e grazie
Danilo