La città degli uomini soli

È davvero un bel romanzo La città degli uomini soli di Marco Innocenti edito da Dario Flaccovio Editore. 
Ambientato in un futuro indefinito che assomiglia in modo preoccupante al nostro presente, narra le vicende di un single in una città-stato (dal nome eloquente di Mediterranea) nella quale potere politico e potere religioso concordano nel considerare la famiglia formata da una coppia eterosessuale l'unica scelta di vita possibile e danno la caccia agli irregolari che non si adeguano alla norma.
Tra gli irregolari, al principio, il Governo e la Chiesa di Mediterranea annoverano solo gli omosessuali, ma, in seguito, non esitano a iscrivere anche tutti quegli eterosessuali che non scelgono la strada del matrimonio, siano essi single o no.
A Mediterranea, dunque, chi non si adegua alla morale corrente rischia grosso: dapprima è fatto oggetto di semplici avvertimenti, poi è soggetto a vere e proprie persecuzioni travestite da provvedimenti presi al fine di salvaguardare l'integrità delle persone normali, infine resta vittima di pestaggi ad opera della polizia e di sparizioni e uccisioni.
Suo malgrado, si trova a vivere una vita da irregolare anche il protagonista del romanzo, un investigatore privato poco eroico e molto abitudinario, che, deluso dall'Amore, preferisce il sesso a pagamento a una duratura relazione affettiva. Nella sua vita monotona, però, fa la comparsa una giovane donna dal passato equivoco e dal presente misterioso che porterà con sé l'amore e il pericolo...
Non si aggiunge altro: il romanzo, avvincente e scritto con ritmi serrati, va letto tutto d'un fiato. Una lettura che non mancherà di far riflettere sulle discriminazioni insensate delle quali, oggigiorno, sono vittime gli appartenenti alle minoranze.

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