La danza è maschia
È opinione comune pensare che dedicarsi alla danza (classica o moderna) sia attività più consona alle femminucce, piuttosto che ai maschietti.
Si tende, cioè a pensare che la danza, in quanto tale, sia attività femminile e non maschile.
Stereotipi duri a morire, purtroppo, che danneggiano non solo la danza in generale, ma anche quei ragazzi che ad essa volessero dedicare il proprio tempo e che vengono, invece, dirottati su attività fisiche che si presumono più virili.
Peccato.
Peccato anche perché, personalmente, più vedo spettacoli di danza e più mi convinco che, invece, la danza sia attività molto più maschile che femminile.
È un'arte che, indiscutibilmente, presuppone la presenza di un maschio: essa prevede e necessita di forza, agilità, elasticità, potenza muscolare e capacità acrobatiche e di equilibrio.
Di maschietti, la compagnia Junior Balletto di Toscana ne mette in scena addirittura cinque, tutti giovanissimi e tutti bravissimi.
Li fa esibire nel quintetto Notturno per la coreografia di Fabrizio Monteverde nello spettacolo Danza la nuova gioventù che ha aperto la stagione di danza del Teatro Donizetti di Bergamo.
Una coreografia che ha ricevuto uno scroscio di applausi e che bene ha saputo mettere in rilievo le “virtù” maschili di cui si è detto.
Danza la nuova gioventù è spettacolo che presenta al pubblico le creazioni di diversi coreografi.
Tra queste si segnalano, oltre a Notturno, l’emozionante Fuggente di Arianna Benedetti e il sexi-e-rude passo a due Barbablù di Fabrizio Monteverde.
Uno spettacolo da non lasciarsi sfuggire per la bravura dei giovani danzatori (sia maschietti, sia femminucce) che si candidano per diventare future stelle della danza.
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