Due fratelli per Testori
Omaggio a Testori, recital di poesie di Giovanni Testori. Voce recitante: Marcello Belotti. Musiche eseguite e composte da Giuliano Belotti.
Nel corso della sua vita, oltre che autore teatrale, romanziere e critico d'arte, Giovanni Testori fu anche poeta (l'opera è edita da Bompiani).
Del suo canzoniere danno una pubblica esecuzione i fratelli Belotti: Marcello ne canta i versi, Giuliano li musica, per giungere a un recital dove la musica segue il ritmo della parola poetica e la voce il ritmo della musica.
È un seguire e inseguire l'accentazione della poesia testoriana con scoppi improvvisi di urla e cullanti concessioni alla dolcezza dei sussurrati.
I fratelli Belotti presentano al pubblico alcune delle poesie d'amore scritte da Testori; poesie indirizzate a un uomo, un ragazzo da lui più volte definito «bambino» («Conserva del bambino | la divina avvenenza, | dell'adulto la ferma, | dolorosa coscienza»).
Un recital il loro che, forse, un po' a sorpresa, si stacca dal coro di quanti (più o meno consapevolmente) ultimamente portano avanti una sorta di processo di beatificazione di Testori (un po' come sta succedendo a Pier Vittorio Tondelli), nonostante che, nei suoi versi, Testori avesse avvertito: «Sono un maschio paterno. | Non c'è in me | niente di sacro | e di divino».
Si allontana il loro recital da tale linea, in quanto di Testori cantano l'erotismo omofilo: «O figlio amato, | mai avuto che in te, | di cui accolgo nel bacio | lo spasimo dei sensi»; un amore che, sì, dà tormento a causa di una non piena accettazione da parte di Testori della propria omosessualità; un amore che, sì, rimanda più volte alla Passione di Cristo («Crocifisso a te | a te legato | muoio così | perché così t'ho amato»); ma che pur sempre è e resta un amore che coinvolge i sensi e li appaga («T'accarezzavo, ti baciavo, | tutto ti percorrevo, | ti mangiavo | come un cavallo stanco | ed affamato»).
Un recital, quello dei fratelli Belotti, che, mercoledì scorso, alla sua prima esecuzione a Vertova (BG) ha convinto il pubblico che ha chiesto e ottenuto un bis.
Estais los dos muy guapos,Hasta pronto mariquitas,besitos sin lengua vuestro colega Miguel.
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