Intervista ad Alessandro Quasimodo in occasione dell'uscita del volume fotografico/biografico Alessandro Quasimodo, Dalla poesia al teatro a cura di Vittorio Del Piano.
Contronatura di Emanuele Giorgetti, Ivo Randaccio, Edoardo Rivoira, Sara Setti (riuniti nel Collettivo SE²I - dalle iniziali dei loro nomi di battesimo) , con Ivo Randaccio, Edoardo Rivoira, Sara Setti , per la regia di Emanuele Giorgetti, è uno spettacolo denso figlio di un testo altrettanto denso. Denso in quanto il testo è infarcito di molti temi di interesse contemporaneo, ma, anche, “eterni”; denso in quanto lo spettacolo è realizzato con ritmi veloci e serrati più vicini al linguaggio televisivo che a quello teatrale. Un bello spettacolo - lo si dice subito - da vedere con attenzione e che non lascia indifferente lo spettatore. Il tema principale su cui i protagonisti sono chiamati a “investigare” è quello (“eterno”) del rapporto tra padri e figli. Padri e non genericamente genitori. Figli, soprattutto maschi. Lo spunto per iniziare “l’investigazione” è l’ideazione di una serie TV in dieci episodi che mette in scena una rivolta generazionale cruenta dei figli/e contro i padri....
Si è aperta ieri a Bergamo la stagione lirica con la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti su libretto di Gaetano Rossi . Va detto subito che l’opera non è un capolavoro e soffre dei molti salti logici e delle inverosimiglianze presenti nella trama che la allontanano dal gusto degli spettatori moderni. Per portare un esempio, l’incontro a Parigi tra Linda e suo padre non regge agli occhi di un contemporaneo che, inevitabilmente, finisce per chiedersi come mai un padre non riconosca sua figlia a soli tre mesi dall’ultima volta che l’ha vista. Ciò detto va aggiunto, a scanso d’equivoci, che l’edizione firmata dal Maestro Vito Clemente e interpretata benissimo da Majella Cullagh nel ruolo principale ha convinto il pubblico che – al calar del sipario (all’una del mattino) – si è prodigato (giustamente) in lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo firmato dal regista Roberto Recchia si affida alla figura retorica della sineddoche (nella quale la parte simboleggia ...
Hermann Hesse Sono tanti gli scrittori che, anche in passato, si sono fatti fotografare completamente nudi . Ciò potrebbe sorprendere, specie se si pensa che molti degli scrittori di cui si parla erano assai famosi quando decisero di mettersi in posa senza veli. Ovvero, le loro fotografie nature non erano mosse pubblicitarie atte a renderli celebri (magari con uno scandaletto montato ad arte), ma erano scatti a persone celebri che accettavano (o chiedevano) di essere immortalate nude. Gabriele D'Annunzio Non è, ovviamente, possibile indagare le motivazioni che portarono ognuno di tali scrittori a scegliere di posare nudo. Vale la pena, però, riflettere che, probabilmente, nessun altro artista come uno scrittore (e con il termine si intende indicare anche il poeta) è abituato a mostrare se stesso al proprio pubblico di lettori . Abituato, se grande scrittore, a mettere a nudo la propria anima . Abituato, se sincero, a dare corpo alle emozioni . ...
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