Hermann Hesse Sono tanti gli scrittori che, anche in passato, si sono fatti fotografare completamente nudi . Ciò potrebbe sorprendere, specie se si pensa che molti degli scrittori di cui si parla erano assai famosi quando decisero di mettersi in posa senza veli. Ovvero, le loro fotografie nature non erano mosse pubblicitarie atte a renderli celebri (magari con uno scandaletto montato ad arte), ma erano scatti a persone celebri che accettavano (o chiedevano) di essere immortalate nude. Gabriele D'Annunzio Non è, ovviamente, possibile indagare le motivazioni che portarono ognuno di tali scrittori a scegliere di posare nudo. Vale la pena, però, riflettere che, probabilmente, nessun altro artista come uno scrittore (e con il termine si intende indicare anche il poeta) è abituato a mostrare se stesso al proprio pubblico di lettori . Abituato, se grande scrittore, a mettere a nudo la propria anima . Abituato, se sincero, a dare corpo alle emozioni . Abituato
La puttana dell’Ohio di Hanoch Levin con e per la regia di Mario Sala , Antonio Gargiulo e Stefania Ugomari di Blas , fino al 4 giugno in scena al Teatro Out Off di Milano, è spettacolo divertente, di cui si consiglia la visione. Il testo di Levin oscilla tra un linguaggio estremamente triviale e metafore poetiche, popolato com’è da tre personaggi “al limite”, quali sono due barboni (padre e figlio) e una donna di strada (che non è la puttana del titolo che, invece, esiste solo nel racconto mitico del padre). Un testo che parla di quanto possa essere difficile il rapporto padre-figlio; delle insicurezze maschili; del declino fisico dovuto alla vecchiaia; ma pure della ricerca (onirica) della felicità e del denaro o anche solo del calore che un sorriso può donare. Il tutto passando tra l’azione e il racconto (quello dei sogni dei tre personaggi) che, inevitabilmente, a teatro si fa azione. Testo assai bene incarnato dai tre attori su menzionati che hanno puntato a una comicità tutta
Sweet Jesus di Cosimo Cavallaro (2005) In genere, quando si pensa alla raffigurazione di Gesù nelle opere d'arte vengono in mente scene di crocifissione con il pube del Cristo coperto da un manto. Eppure, con ogni probabilità, sulla croce Gesù fu issato completamente nudo... Generalmente, anche il pube dell'infante Gesù è coperto da un cencio e, quando è scoperto, è quasi sempre privo dei segni della circoncisione. Ci sono, però, immagini che ritraggono il pene di Gesù, sia del bambino, sia dell'adulto. Ad esempio, pare che, in pieno Rinascimento, la rappresentazione del pene di Gesù avesse come scopo quello di ri -affermare l'umanità del Cristo contro coloro che sostenevano (o avevano sostenuto) la non "carnalità" del Messia. In altre parole, il pene come segno di umanità ... In tal senso, ad esempio, la Vergine che mostra il sesso del suo piccolo, indicherebbe sia il fatto che Gesù era un uomo (di carne oltre che di Spirito ), sia il fat
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