Quando Gabriele smaniava per Tamara

Un agile volume edito da ES racconta nei dettagli il secondo incontro al Vittoriale degli italiani tra Gabriele D’Annunzio e Tamara De Lempicka
Tamara era già stata una prima volta al Vittoriale per conoscere il Vate, ma ne era fuggita nottetempo, per motivi che sono rimasti ignoti (almeno finora). 
Il secondo soggiorno di Tamara al Vittoriale, invece, è documentato grazie al racconto che ne fece Aélis Mazoyer nel suo diario. 
La Mazoyer era, per D’Annunzio, ben più di una governante: era una confidente, ma soprattutto, era l’amante esperta in fellatio, e, infine, all’occorrenza, era la mezzana che procurava nuove amanti al Comandante. È grazie alle sue pagine vergate quotidianamente che emergono particolari piccanti della vita intima del poeta.
Nello specifico, l’incontro tra il Comandante e la Polacca (tali gli appellativi con cui la Mazoyer identifica Gabriele e Tamara) è raccontato con viva partecipazione: la Mazoyer parteggia per il suo padrone, anche perché, se il Vate fosse riuscito nell’impresa di circuire la Pittrice, a lei sarebbe stata risparmiata la “fatica” di soddisfare il padrone prima che questi si coricasse per la notte: D’Annunzio, infatti, voleva essere soddisfatto sessualmente ogni notte da una delle donne del suo harem.
Gabriele, per conquistare Tamara, non rinuncia a nessun espediente: è, di volta in volta, galante, supplichevole, arrogante. Tamara, però, fa la ritrosa: si concede quanto basta per mandare Gabriele a fuoco, ma gli nega il rapporto completo, adducendo vari motivi, tra i quali la paura di restare incinta e quella di essere contagiata dalla sifilide (e il Vate si era offeso per tale insinuazione). Tamara accetta i doni che Gabriele le fa recapitare, ma non accetta di donare se stessa a Gabriele, il quale si adira al punto che – ormai resosi conto di aver fallito nell’impresa – la caccia di casa, negandole il ritratto promessole: Tamara, infatti, era ufficialmente al Vittoriale per fare il ritratto di D’Annunzio.
Un libretto da leggere con curiosità Tamara De Lempicka e Gabriele D’Annunzio nel diario di Aélis Mazoyer: la curiosità di vedere nell’intimo e nel privato il modo di vivere di due grandi personalità del secolo scorso, entrambe note al mondo non solo per le loro opere, ma anche per le loro avventure sessuali e la loro sensualità esibita. Due amatori che avrebbero potuto “mandare a fuoco” il Vittoriale incontrandosi, ma che, invece, fecero solo qualche scintilla.

Commenti

Post più visti del mese

Il corpo nudo dello scrittore

La relazione atipica tra Holmes e Watson

Drogati di sostanze e di potere