Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Majella Cullagh

Risorge la Maria Stuarda di Donizetti

Immagine
La Maria Stuarda di Giuseppe Bardari e Gaetano Donizetti prodotta dal Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti e dal Teatro Sociale di Rovigo e presentata al Teatro Donizetti di Bergamo per la assai apprezzata direzione d’orchestra del Maestro Sebastiano Rolli e la bella regia di Federico Bertolani è spettacolo di rara bellezza. Chi scrive ha assistito alla replica di domenica pomeriggio e, al coro del Secondo Atto (quello in cui si descrive il patibolo costruito per Maria Stuarda), si è emozionato al punto che non ha potuto evitare le lacrime. Un coro eseguito in modo tanto eccezionale (sia dal punto di vista vocale, sia da quello della mimica scenica) che il pubblico ha chiesto a gran voce il bis (che è stato concesso). Ma non è stato solo il Coro ad aver cantato in maniera splendida.  Le due protagoniste, Majella Cullagh (nel ruolo del titolo) e Josè Maria Lo Monaco (Elisabetta) son...

Finzioni a corte

La Maria di Rohan di Salvadore Cammarano e Gaetano Donizetti è opera dalla musica piacevole, ma poco conosciuta. La storia è ambientata nella Francia del cardinale Richelieu e mette al centro la figura di Maria, contessa di Rohan, moglie - dalla dubbia fedeltà - del duca Enrico di Chevreuse.  Nello specifico, il testo narra del triangolo, dall’esito tragico, che vide come protagonisti di una storia di amicizia e corna gli stessi Maria ed Enrico e, con loro, Riccardo, conte di Chalais.  Il finale, si è detto, è tragico, ma, a differenza di altre opere donizettiane, Maria non impazzisce. Dopo una prolungata assenza, Maria di Rohan è tornata sui palcoscenici del Teatro Donizetti di Bergamo con un’edizione non del tutto felice, a causa, soprattutto, di un cast canoro che ha fatto storcere il naso (non a torto) a più di uno spettatore presente in sala. A salvare e rendere piacevole la serata la regia di Roberto Recchia che ha saputo far recitare i cantanti e ha ambientato...

Giallo pazzia

Si è aperta ieri a Bergamo la stagione lirica con la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti su libretto di Gaetano Rossi .  Va detto subito che l’opera non è un capolavoro e soffre dei molti salti logici e delle inverosimiglianze presenti nella trama che la allontanano dal gusto degli spettatori moderni.  Per portare un esempio, l’incontro a Parigi tra Linda e suo padre non regge agli occhi di un contemporaneo che, inevitabilmente, finisce per chiedersi come mai un padre non riconosca sua figlia a soli tre mesi dall’ultima volta che l’ha vista. Ciò detto va aggiunto, a scanso d’equivoci, che l’edizione firmata dal Maestro Vito Clemente e interpretata benissimo da Majella Cullagh nel ruolo principale ha convinto il pubblico che – al calar del sipario (all’una del mattino) – si è prodigato (giustamente) in lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo firmato dal regista Roberto Recchia si affida alla figura retorica della sineddoche (nella quale la parte simboleggia ...