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La lava nel corpo

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Anche quando il suo strato superficiale sembra essersi solidificato e raffreddato, la lava può continuare il suo viaggio, scorrendo lenta e infuocata proprio al di sotto di quello strato da lei stessa creato. E così, mentre in superficie si presenta all’osservatore un panorama sterile e lunare, nelle viscere il fuoco brucia e divora. Similmente, anche un corpo che sembra ormai acquietato e ammansito, può essere percorso da un metaforico fiume di lava che lo ridesta ai sensi. Christos Mortzos , nelle poesie riunite in Stele di lava , volume edito a Colonia in edizione limitata e numerata, sembra alludere al risveglio del corpo a contatto con una Natura che pare “addomesticata” dall’uomo nel corso dei millenni, ma che, in realtà, è rimasta “indomita”. Una Natura in grado di prendere il sopravvento sul corpo e sull’anima del Poeta, viandante tra le terre antiche della Magna Grecia. Una Natura che, divinizzata, è anche in grado - sotto le sembianze di Eros - di far sgorgare qualche goccia ...

Il ri-fluire del Tempo

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Pubblicato nel 2021 in sole 70 copie numerate e fuori commercio, L’incedere dei flutti di Christos Mortzos presenta al lettore italiano una trentina di poesie che hanno come filo conduttore il ricordo . Nella silloge, infatti, il Tempo sembra ri-fluire , ossia tornare sotto forma di ricordi, a volte pieni di tenerezza (specie quelli che hanno i genitori come protagonisti, e il padre in particolare); a volte velati di malinconia e tristezza. Ricordi porti al lettore con pudore; ma, al contempo, con vivida pennellata : le sue poesie sono quadri pieni di luce; di mare; di corpi maschili abbronzati e tonici da ammirare sulla spiaggia; di estati torride; di giochi infantili. Ma sono anche nascondimenti; tremori; fughe e malinconie. Fughe «dalla brama impulsiva | di mani inette e tremanti».  Paura di rimanere «isolati con lo stigma del diverso». Amarezze sul volto ancora fanciullo che rivelano «i primi dolorosi dinieghi». Ricordi, quelli presentati nella silloge, «di un vissuto | che o...