Bergamo rende omaggio a Costantino Beltrami
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Oggetti di Costantino Beltrami (ph. Luciano Rossetti) |
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Barbara Mazzoleni, Nadia Ghisalberti e Marco Valle (ph. Danilo Ruocco) |
Si tratta di un percorso espositivo che presenta al pubblico i risultati delle esplorazioni tra le terre dei nativi americani condotte da Giacomo Costantino Beltrami (Bergamo 1779 - Filottrano 1855) che fu uno dei primi occidentali a entrare in contatto con quei popoli senza ingaggiare contro di loro battaglie di sorta, ma, anzi, vivendo tra loro e indossando i loro stessi abbigliamenti.
Un uomo, Beltrami, che, pur non essendo un antropologo, un collezionista o un letterato ha lasciato ai posteri una delle più interessanti collezioni di oggetti appartenuti alle popolazioni indigene del continente Americano, oltre a una serie di note osservative (pubblicate in volume) e a quello che è, forse, il primo vocabolario della lingua dei Sioux, composta da circa 150 voci.
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Cappotto in pelle d'alce |
Oggetti, quelli della sua collezione che, debitamente selezionati, sono ora visibili nell’esposizione bergamasca a cui va riconosciuto il merito di mostrarli tenendo sempre presente il rispetto che si deve ai popoli con cui Beltrami è entrato in contatto.
In altre parole, gli oggetti non sono esposti “con gli occhi” di un occidentale, ma tenendo conto della sensibilità e della cultura dei nativi americani.
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Bilancino cambio valuta (ph. Danilo Ruocco) |
Ciò non ha impedito di pensare e realizzare un percorso espositivo pieno di fascino e assolutamente coinvolgente e interattivo, suddiviso in piccole sezioni che presentano al visitatore oggetti usati dai nativi per i rituali; quelli della vita quotidiana; quelli dei guerrieri, ma anche quelli necessari a Beltrami stesso per compiere i suoi viaggi (il passaporto; la bussola; il bilancino per il cambio valuta; il taccuino; le cartine; un binocolo…).
Una mostra di cui si consiglia vivamente la visione.
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