Un’altra epoca
È un’altra epoca quella descritta dal Gian Burrasca di Vamba (al secolo Luigi Bertelli, 1858 - 1920): un’epoca in cui le marachelle non erano bullismo e non producevano gli stessi danni.
Un’epoca in cui i “mascalzoncelli” finivano in collegio perché si tentava ancora su di loro un’azione educativa e correttiva.
Un’epoca in cui gli italiani sembravano ancora persone che potevano ambire a una qualche forma di onorabilità.
Un’epoca definitivamente tramontata.
A ridare vita scenica al Gian Burrasca di Vampa ci hanno pensato Lina Wermüller - già autrice della celebre versione televisiva del 1964 con Rita Pavone - ed Elio, nel ruolo del piccolo furfantello.
In realtà Elio non recita, ma canta.
Canta la storia di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca usando le musiche di Nino Rota.
Canta e a ogni personaggio dona una voce diversa in grado di caratterizzarlo e di renderlo in qualche modo visibile.
Canta e il suo canto provoca una strana nostalgia: nostalgia per un mondo che non si è vissuto, che non c’è più.
Spettacolo piacevole.
Lunghi e affettuosi applausi per Elio al calar del sipario.
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