McGregor perfetto ghost writer


The Ghost Writer (in Italia distribuito con l’infelice titolo di L’uomo nell’ombra) è un film (tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris) che non ha mai un calo narrativo. 
È la storia di uno scrittore che – assoldato da una casa editrice per riscrivere l’autobiografia di un ex Primo Ministro britannico – si trova immischiato in una vicenda più grande di lui che mette in serio pericolo la sua vita.
Roman Polanski ha ambientato la storia in un set claustrofobico (una casa/ufficio/bunker asettica e ubicata su un’isola) che si affaccia sul mondo esterno solo attraverso le immagini dei telegiornali. 
Ciò aumenta la concentrazione sui personaggi principali: l’ex Primo Ministro, sua moglie, la sua assistente/amante e il suo scrittore ombra. 
Quattro persone che si scambiano i ruoli di burattini e di burattinai senza mai avere il pieno controllo della situazione. 
Neppure la decisione di indagare sulla ragione che ha portato alla morte del suo predecessore è assunta dallo scrittore/ombra in piena autonomia e con assoluta consapevolezza: viene addirittura spinto a indagare dalla voce suadente del navigatore satellitare che, letteralmente, gli fa ripercorrere l’ultimo viaggio di colui che – all’inizio del film – è stato ritrovato cadavere su una delle spiagge dell’isola…
Personaggi che, nel momento stesso in cui credono di essere all’apice, in realtà sono al capolinea. 
Personaggi che camminano in bilico sulla lama di un rasoio affilato e manovrato da altri…

A interpretare tali personaggi ci sono Ewan McGregor (perfetto nel ruolo dello stupefatto e, poi, combattivo ghost writer) e gli assai bravi Pierce Brosnan (l’ex Primo Ministro che ama stare sotto i riflettori), Kim Cattrall (la sua ambigua assistente tuttofare) e Olivia Williams (una moglie che sa stare nell’ombra…).
Un film da vedere e dal finale a sorpresa.

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