Un pasto indigeribile

Si può fare una fatica incredibile a portare avanti la lettura de Il pasto nudo, romanzo di William Burroughs, perché, spesso, si stenta a capire chi sta dicendo quello che è scritto e cosa realmente stia dicendo... 
Il fatto è che il romanzo descrive il delirio di un tossicodipendente e lo fa in modo delirante, confondendo di proposito il lettore che si trova, per esempio, improvvisamente trasportato da New York a Tangeri e "all'Interzona" da una riga all'altra, senza capire come il personaggio X abbia fatto a passare in poche righe da una località all'altra. 
Il romanzo è pieno di tossicomani checche e di sbirri che danno loro la caccia. 
Tali sbirri, una pagina sì e una no, tra l'altro, sodomizzano volentieri ragazzi belli e dannati. 
Non mancano anche bianchi razzisti che mettono al rogo i neri e maniaci che impiccano ragazzi per scoparli nel momento dell'erezione da soffocamento.
Complessivamente il romanzo è noioso e ripetitivo. Unica parte divertente la descrizione (da p. 110) di un film porno bisex con protagonisti Mary, Mark e Johnny (che viene sodomizzato da entrambi e fa una brutta fine: viene, "ovviamente", impiccato...).

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