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Studiare da scrittore

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Christopher Isherwood , Leoni e ombre , Fazi. Autobiografia romanzata quella contenuta in Leoni e ombre di Christopher Isherwood ; un’autobiografia che oltre a narrare fatti reali e contingenti accaduti a un poco più che ventenne ragazzo inglese, racconta anche le sue fantasie, quelle “coltivate” a fini artistici. Sì, perché tale ragazzo vuole diventare uno scrittore e, assieme ad altri suoi amici con le medesime ambizioni letterarie, studia da scrittore scrivendo e riscrivendo racconti, romanzi e poesie e sviluppando la fantasia con il trasfigurare la noiosa realtà in una dimensione fantastica e romantica, oltre che piena di fatti misteriosi. Va specificato che Isherwood romanza la propria autobiografia giovanile non nel senso che ne inventa i fatti reali (e neppure che cambia le fantasie letterarie), ma nel senso che le rende semplicemente più appetibili per il lettore, “drammatizzando” i personaggi e i loro dialoghi. Quindi il lettore si trova di fronte a un libro i cui...

Un epistolario da leggere tutto d’un fiato

Stephen Spender, Caro Christopher. Lettere a Christopher Isherwood, 1929-1939 , Archinto, 1993. Di solito gli epistolari degli scrittori si rivelano un po’ falsi, in quanto troppo costruiti. Spesso, infatti, si ha quasi l’impressione che certe frasi siano state scritte dall’autore con l’assoluta convinzione che le sue missive sarebbero state, prima o poi, pubblicate e lette da un pubblico di appassionati. Ecco, allora, una scrittura sorvegliata, una percepibile attenzione ad ogni dettaglio, con la conseguenza che certi epistolari assomigliano a libri costruiti con pazienza, più ad uso dei posteri che dei destinatari delle lettere (impressioni che, molto spesso, si hanno anche alla lettura dei diari di certi scrittori). Assolutamente distante dalla scrittura sorvegliata e per i posteri di cui si è detto è quella di Stephen Spender , autore di una serie di lettere scritte al suo amico e collega Christopher Isherwood tra il 1929 e il 1939 e il fatto sorprende se si tiene conto...

Il corpo può anche essere un tempio...

Il Tempio ( The Temple ) di Stephen Spender , ES Romanzo autobiografico quello di Spender (1909-1995): scritto come fosse un diario, narra l'iniziazione sessuale (e non solo) del giovane scrittore inglese Paul che è mezzo ebreo e omosessuale.  Paul si reca in Germania per una vacanza e vi scopre il sesso: prima con un ragazzo e, la mattina seguente, con una ragazza.  La Germania, per gli inglesi pre-secondo conflitto mondiale, era vista come il paese dove tutto era possibile, dove non esisteva inibizione e i ragazzi erano disponibili alle avventure sessuali. Paul visiterà la Germania una seconda volta: durante la scalata al potere dei nazisti. Non sarà più un viaggio “epico” come lo era stato il primo, ma si rivelerà, invece, piuttosto sgradevole. Il titolo del libro allude al fatto che i tedeschi curavano il loro corpo come fosse stato un tempio, facendo parecchio esercizio fisico e restando molto all’aria aperta.  Il tempio, però, r...