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Dal mito alla cronaca

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È stata presentato ieri al Teatro San Giorgio di Bergamo l’ultima produzione del Teatro Prova: Iliade. Così io piango te .  Si tratta di un testo di Silvia Barbieri e Oreste Castagna che, partendo dal mito omerico, arriva, d’un balzo, ai giorni nostri per raccontare la Guerra.  Una Guerra con la lettera “G” maiuscola: una Guerra esaltata, glorificata, che rende il guerriero un Eroe. Una guerra che i Greci combattevano in campo aperto o sotto le mura di Ilio e che i guerrieri di oggi combattono in tanti modi diversi.  Sì, perché la guerra, oggi, si è fatta quotidiana, anzi, è il quotidiano.  La violenza, la guerra, si è insinuata in tutte le azioni umane e, al pari di una droga, ne è diventata il motore primo. Uno spettacolo coraggioso quello di Barbieri e Castagna che, senza alcuna retorica, affronta temi difficili e poco frequentati dal teatro contemporaneo italiano, rivolgendosi, innanzitutto, a una platea di giovani (e il Teatro San Giorgio, ieri, ne ...

Io sono la tua pazzia

In un gremito Teatro Prova di Bergamo ha esordito questa sera Io sono la tua pazzia di Stefano Mecca ; per la regia di Max Brembilla e Stefano Mecca ; con Max Brembilla , Andrea Rodegher e Alessandra Spinelli . Si tratta di un testo nel quale Luigi Pirandello diventa personaggio e incontra uno dei suoi personaggi più famosi (quello che lo fece diventare celebre): Mattia Pascal.  L'incontro si svolge alla presenza della moglie di Pirandello, quella Antonietta Portolano che, in seguito al tracollo finanziario della famiglia, divenne pazza al punto da dover essere rinchiusa in un manicomio. Nella sua pazzia Antonietta era convinta che il marito la tradisse con altre donne e perfino con la loro figlia Lietta.  Neppure l'allontanamento di Lietta dette ad Antonietta un po' di pace: al ritorno dei figli maschi dal fronte, la donna chiese di essere rinchiusa in manicomio e si rifiutò di incontrare di nuovo il marito. Mecca, nel suo lavoro, immagina, invece, che - dopo 17 ...

Dialogo sull’esistenza di Dio: i Karamazov

Non è certo la prima volta che un romanzo viene adattato per la scena.  E non è nemmeno la prima volta per i Fratelli Karamazov di Dostoevskij .  La messinscena del Teatro Prova di Bergamo, però, si caratterizza per essere “uno studio”, per quanto rifinito e lucidato.  Uno studio vuol dire – in gergo teatrale – che lo spettatore non si trova ancora di fronte a uno spettacolo finito, ma a uno spettacolo “in divenire”, suscettibile, cioè, di essere ancora perfezionato.  Va detto, però, che – in linea di massima – il Karamazov presentato sabato scorso al pubblico bergamasco da Max Brembilla , Patrizia Geneletti , Stefano Mecca e Andrea Rodegher è già uno studio in dirittura d’arrivo: non manca nulla (anzi, forse c’è fin troppo per essere uno studio!). I quattro attori sono davvero bravi e comunicano al pubblico una giusta tensione emotiva.  Vanno segnalati in particolar modo Andrea Rodegher nel ruolo di Smerdjakov (perché ha dato al personaggio una fis...

Finale di partita

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Nel giugno del 2003 Max Brembilla e Stefano Mecca presentarono al pubblico dell’Auditorium di Bergamo HammClov , loro versione di Finale di partita di Samuel Beckett .  A distanza di due anni, i due attori hanno messo in scena al Teatro Prova di Bergamo Finale di partita di Beckett con un sottotitolo: HammClov .  La distinzione non è di poco conto: se nel 2003 i due interpreti tenevano un sorta di distanza (anche solo di tipo reverenziale) dal testo di Beckett, oggi essi vi aderiscono pienamente, pur adattandolo drammaturgicamente alle loro esigenze: spariscono i personaggi di Negg e di Nell e restano in scena solo Hamm e Clov (che danno vita a una sorta di essere bifronte, l’HammClov del sottotitolo, appunto).  L’adattamento drammaturgico e la traduzione dalla versione inglese del testo è di Stefano Mecca e la regia di entrambi gli attori.  Il risultato è assai buono e presenta in scena una coppia di uomini alla resa dei conti, alla fine della loro par...