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Un Rigoletto troppo lugubre

Ivan Stefanutti torna alla regia di Rigoletto di Verdi e ne fa uno spettacolo dai toni troppo lugubri: i vestiti della corte del Duca di Mantova tutti neri, mentre quelli del Duca, di Gilda e di Maddalena verde scuro.  La scena immersa nel buio. Un ambiente lugubre che forse non si addice pienamente al Rigoletto .  La corte del Duca, ad esempio, è formata da persone scapestrate e lascive (a partire dal Duca stesso) che non esitano a rapire delle donzelle perché così detta loro l’umore.  Un ambiente maschile presumibilmente di giovinastri che arriva anche a prendersi gioco di un uomo tradito dalla moglie (Ceprano), il quale non esita a scagliare una maledizione.  Maledizione che non viene presa sul serio da alcuno, se non da Rigoletto che, invece, ne resta sconvolto (“Quel vecchio maledivami!”).  Vestiti di nero, tali cortigiani assomigliano più a dei devoti luterani che a una “vil razza dannata” che ama divertirsi a spese altrui. Inoltre, il lugubre non si a...

Verdi, Piave e Rigoletto

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Si tenterà, con questo scritto, di penetrare nell’officina creativa di Giuseppe Verdi (1813 – 1901), ponendo l’attenzione in particolare sul Rigoletto , opera tratta dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo e scritta assieme al librettista Francesco Maria Piave (1810 – 1876).  Il testo è disponibile anche in Academia .

Traviata esempio di fedeltà

Ieri pomeriggio, al Teatro Donizetti di Bergamo, è stato il trionfo di Traviata di Giuseppe Verdi .  Nel ruolo del titolo la strepitosa Irina Dubrovskaya della quale si dirà semplicemente che era Violetta.  Nei panni di Alfredo il bravo Antonio Gandia , in quelli di Giorgio l’altrettanto bravo Giuseppe Altomare . All’altezza tutto il resto del cast (la replica vedeva in scena la seconda compagnia).  Tutti i cantanti (a partire dai ruoli principali, per finire con i coristi) hanno saputo unire il canto con la recitazione, creando uno spettacolo davvero emozionante. Maestro concertatore e direttore d’orchestra era Bruno Cinquegrani ; regista Paolo Panizza , scenografo Italo Grassi e costumista Carmela Lacerenza .  Per tutti costoro un plauso speciale.  Impeccabile l’esecuzione orchestrale, bellissimi i costumi (specie quelli indossati dalla protagonista), funzionali, oltre che belle, le scene. L’ambientazione voluta dal regista era leggermente spostata in...

Rigoletto

È inverno nel Rigoletto di Francesco Maria Piave e Giuseppe Verdi per la regia, le scene e i costumi di Ivan Stefanutti con il bravo Angelo Veccia nel ruolo del titolo.  Un inverno rigido che ha scheletrito gli alberi rendendoli spogli e, si direbbe, indifesi alla furia degli elementi.  Un inverno buio e freddo che costringe gli uomini a coprirsi pesantemente.  O, meglio, si coprono pesantemente i dignitari, perché gli uomini di basso rango appaiono alla corte del Duca di Mantova a torso nudo e discinti e lascivi al pari delle donne di malaffare che non temono mostrare il seno ai cortigiani ( vil razza dannata ). Ma, si direbbe, non è solo l’inverno ad essere buio: anche i tempi sembrano non brillare per moralità.  Sono tempi nei quali a corte si fanno feste degne dei lupanari; tempi nei quali i guardoni sguazzano felici.  Tempi simili a quelli nei quali stiamo vivendo: non è un caso, infatti, che la regia insista sul tema del guardare e dell’essere gua...

Appunti sulle variazioni cromatiche nella Traviata per la regia di Eyre

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La Traviata di Giuseppe Verdi , su libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio.  Con Angela Gheorghiu (Violetta) e Frank Lopardo (Alfredo).  Direttore: Sir Georg Solti .  Regia teatrale di Richard Eyre .  Scene e costumi di Bob Crowley .  Regia televisiva di Humphrey Burton e Peter Maniura.  DVD registrato dal vivo alla Royal Opera House, Covent Garden, Londra, nel dicembre del 1994. “Stagione lirica in DVD”, n. 1, Edizioni del Prado. I bravissimi cantanti sono validi anche come attori (ed è una piacevole sorpresa: è bello poter vedere recitare anche dei cantanti lirici).  Inoltre, i due protagonisti sono anche belli (cosa che non guasta, data la vicenda cui danno vita).   Il Primo Atto è dominato dal rosso del salotto elegante dove si svolge la festa data da Violetta.  La sala di ricevimento non è squadrata, ma avvolgente come una promessa di felicità (è, questo, d’altronde, il ...