Si è aperta ieri a Bergamo la stagione lirica con la Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti su libretto di Gaetano Rossi . Va detto subito che l’opera non è un capolavoro e soffre dei molti salti logici e delle inverosimiglianze presenti nella trama che la allontanano dal gusto degli spettatori moderni. Per portare un esempio, l’incontro a Parigi tra Linda e suo padre non regge agli occhi di un contemporaneo che, inevitabilmente, finisce per chiedersi come mai un padre non riconosca sua figlia a soli tre mesi dall’ultima volta che l’ha vista. Ciò detto va aggiunto, a scanso d’equivoci, che l’edizione firmata dal Maestro Vito Clemente e interpretata benissimo da Majella Cullagh nel ruolo principale ha convinto il pubblico che – al calar del sipario (all’una del mattino) – si è prodigato (giustamente) in lunghi e calorosi applausi. Lo spettacolo firmato dal regista Roberto Recchia si affida alla figura retorica della sineddoche (nella quale la parte simboleggia ...
Ieri sera al Teatro Donizetti di Bergamo è andata in scena la Figlia del reggimento di Gaetano Donizetti diretta dal Maestro Alessandro D’Agostini , per la regia, le scene e i costumi di Andrea Cigni . Si è trattato di uno spettacolo davvero bello, in certo qual modo, perfetto. La direzione orchestrale è stata trascinante e senza una sbavatura. La regia ha puntato a un’ironia lieve e gioconda che ha convinto gli spettatori bergamaschi, nonostante non fosse accondiscendente verso un tipo di comicità televisiva. Ha, infatti, creato un raffinato mix di realismo dei gesti quotidiani con effetti assolutamente stranianti. Per portare un esempio, nel secondo tempo dello spettacolo, la scena viene “invasa” da un enorme orsacchiotto di peluche che simboleggia la stanza dei bambini, ma anche – per contrasto – l’incombere su Maria di una situazione (quella della nuova vita nella casa della zia/madre) che non le è congeniale. Non è un caso, forse, che, nel...
Uno dei significati di Dissacrare , secondo il Vocabolario Treccani , è «riportare alla realtà e verità storica ciò che ha assunto valore religioso, o che comunque si riteneva non potesse essere messo in discussione». Ecco, Max Angioni con Mistero brutto. Il Vangelo secondo me , edito da Mondadori, dissacra in quanto (ri)mette in discussione alcuni fatti sui quali troppo spesso non ci si interroga più. E lo fa in modo assai piacevole, con l’ironia e il sarcasmo che i suoi follower sui social e il pubblico televisivo gli riconoscono. Va detto che alcuni capitoli del libro sono già noti al suo pubblico, in quanto Angioni li ha proposti come sketch in Tv o nei suoi canali social. Nulla di male: anche alla lettura essi non perdono il loro smalto. Questo in quanto i testi di Angioni fanno riflettere, oltre a far divertire. Infatti, subito dopo lo scoppio di riso, il lettore non può non dirsi che certe cose rilevate da Angioni le aveva pensate anche lui o - nel caso non vi avesse mai r...
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